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Io, al nord, ci sono stato

02-07-2014

"Ciao, io gioco di ruolo dal vivo" e le facce degli interlocutori assumono smorfie di incredulità o di compassione o di "ma che cazzo è un gioco di ruolo dal vivo?"

Gli ultimi sono i più pericolosi perché se enunciano formalmente quella domanda in cuor mio mi chiedo: "E ora da dove parto per spiegare bene cos'è un larp senza essere etichettato come uno sfigato incredibile che non ha una vita sociale e sessuale, che si chiude in una realtà alternativa perché è frustrato dalla quotidianità, che con gli amichetti gioca con le spadine e poi non sa fissare un chiodo con un martello, che si esalta nel lanciare formule magiche e poi si perde nel leggere le condizioni generali di un contratto telefonico?" Forse se qualcuno avesse documentato con una videocamera il live Il crepuscolo degli Dèi - Gli Ultimi Eroi potrebbe prestarmi il filmato così da farlo visionare come un perfetto esempio a chi mi fa la domanda tanto temuta, perché questo ultimo evento è stato pazzesco

 Il crepuscolo degli Dei è stato scritto con l'ambizione di far vivere un epopea epica, ricca di miti e leggende, incastonato tra gli avvenimenti della campagna che Terre Spezzate ha portato avanti negli ultimi sette anni.

Crepuscolo è il quinto live con Terre Spezzate a cui partecipo. E più o meno è andata così.

Mi preparo per almeno due mesi studiando il personaggio scelto, il costume da indossare, le poche regole della guida evento, l'ambientazione e i gruppi. Nel frattempo conduco la mia normale vita sociale e affettiva (e anche sessuale), durante la mia quotidianità che di frustrante ha solo il lavoro (e chi non?) perché, svolgendo il mio mestiere nella telefonia, spiego a chi è duro di comprendonio le condizioni generali di un contratto. 

Si giocherà in un Nord mitico, legato alle tradizioni e all'antico culto degli Spiriti dalla voce sempre più flebile e lontana. Si giocherà in un Nord diviso in clan in competizione tra loro alla ricerca di vendetta e di onore. Si giocherà in un Nord in cui la magia sta scomparendo e il ricordo dei tempi gloriosi è affidata ai racconti dei cantori. Si giocherà in un Nord assediato dalle forze del Re, i cui passi sono spinti dal desiderio di conquista e di espansione della nuova religione chiamata Tetrade. 

Arrivo a Vialfré con alcuni amici. Per me è la prima volta in quel luogo e scopro con piacere che giocheremo in una bellissima area naturalistica con radure e boschetti di rovere e di pioppi. Ci ritroviamo con tutti gli altri partecipanti. Siamo in più di 140. Si montano le tende, si ripassano le regole, ci si veste e ci si trucca, si distribuiscono le armi e i prologhi, ci dividiamo in clan e ci prepariamo per l'inizio. Pelli, cuoio, armature, piume e teschi. Mi guardo attorno e vedo giocatori magnificamente bardati. Tutti hanno curato ogni minimo particolare così da risultare credibili e pronti all'epicità a cui abbiamo deciso di giocare. 

Time in e si parte. Le scene iniziano e tutti si scrollano dalle spalle la quotidianità. Siamo qualcosa di differente e di speciale. Lo vedo negli occhi degli sciamani dei diversi clan che venerano e interpretano la voce degli Spiriti. Lo sento nella voce delle streghe e dei cantori, entrambi custodi: chi delle ultime briciole della magia e chi delle memorie degli eroi. Lo percepisco dal clangore delle armature e dall'impugnatura delle armi dei guerrieri e dei cacciatori alla ricerca di prede e di gloria. Interagisco con altri personaggi e mi rendo subito conto che sono scritti e interpretati (o giocati) in maniera magistrale. Ognuno ha la sua missione, ognuno ha la sua vendetta da compiere, ognuno ha i suoi legami segreti, le sue passioni, ognuno ha la sua individualità che si intreccia senza sforzo con l'identità del gruppo a cui appartiene. 

L'enorme storia che unisce tutti noi prende forma man mano che le ore avanzano: gli Spiriti che da sempre hanno guidato e protetto il Nord come terra libera e mai conquistata stanno sparendo, proprio nel momento di maggiore bisogno. Le armate del Re sono alle porte e sembrano inarrestabili. I clan devono riunirsi e trovare un punto di incontro. Nella notte vicino ad un lago alcuni sciamani formano un cerchio attorno ad un fuoco per officiare un rituale di invocazione affinché ancora una volta gli spiriti possano parlare. In lontananza il buio dei boschi si colora di luce e di rosso. Una voce amplificata e densa come la notte zittisce tutti.

 "Io sono uno degli spiriti che stanno morendo. Per colpa vostra noi spariremo perché per troppe volte non avete rispettato le leggi del Nord. Portate a termine le vostre vendette come i vostri padri hanno sempre fatto, e noi vi concederemo il nostro ultimo aiuto. Sarà eletto un campione e su di lui scenderà la nostra benedizione. Lui respingerà il nemico conquistatore e il Nord rimarrà libero per la gente libera"

Ecco non ricordo le parole esatte, ma ho perfettamente in mente la sensazione scaturita; saranno gli effetti speciali o quella voce enorme che dagli alberi arriva, ma la magia che solo il larp sa donare si dischiude: sono completamente catapultato in un altro luogo e in un altro tempo, e con me tutti i giocatori che osservavo. E così tutti gli elementi piccoli e grandi del live che man mano si mostrano sostengono e alimentano questa magia: il cibo come la carne cotta sul fuoco vivo o un pastone di mele e cipolle, gli erboristi o cerusici che per curare vanno a raccogliere foglie, bacche e fiori nei boschi, la canzone funerea che tutti cantano per salutare la caduta di un compagno sono alcuni di questi ingredienti magici.

Non racconterò altro degli avvenimenti perché a questo punto per andare avanti dovrei proiettare quel filmato che nessuno ha fatto, o, se esiste, nessuno mi ha prestato.

E se ancora venissi etichettato come uno sfigato incredibile che non ha una vita sociale e sessuale, che si chiude in una realtà alternativa perché è frustrato dalla quotidianità, che con gli amichetti gioca con le spadine e poi non sa fissare un chiodo con un martello, che si esalta nel lanciare formule magiche e poi si perde nel leggere le condizioni generali di un contratto telefonico, poco importa.

Io, al Nord, ci sono stato.

 


 

Ringraziamo Daniele per il bell'articolo! E se ti sei perso il live, non c'è problema... puoi rifarti ad agosto! Il crepuscolo degli Dèi è una campagna breve composta da due eventi di tre giorni ciascuno: Gli ultimi eroi che si è svolto dal 31 maggio al 2 giugno; e Le aule dei padri, che avrà luogo il 1-2-3 agosto al Castello di Zumaglia, vicino a Biella. Le iscrizioni sono aperte e le descrizioni dei nuovi gruppi di personaggi sono state pubblicate. Le descrizioni individuali dei nuovi personaggi saranno pubblicate nel pomeriggio di venerdì prossimo (4 luglio). Dalle ore 20:00 di lunedì 7 luglio, gli iscritti Sostenitori potranno scegliere il loro personaggio. Dalle ore 20:00 di martedì 8 luglio, anche tutti gli altri iscritti potranno farlo. 

E se fai fatica a venire a un live che dura ben 3 giorni... leggi Il mestiere delle armi, un "evento nell'evento" che ti permette di partecipare alla sola giornata di domenica.

Vedi tutte le foto del live di giugno: galleria 1 - galleria 2 - galleria 3. Quasi tutte le foto si riferiscono a momenti di pausa o di preparazione: per politica, preferiamo evitare i fotografi durante il tempo di gioco.

 

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