Veneziani
Avarizia, perbenismo, scaramanzia


La Venezia del 1200 è all’apice della suo splendore: si tratta di una città popolosa, viva e schifosamente ricca, guardata con estremo sospetto dalla maggior parte della cristianità a causa dei trascorsi della quarta crociata.
Chi sono i personaggi

Venezia è un impero fondato sul commercio, che richiede d’esser scaltri e di non farsi scrupolo alcuno per arrivare ai propri fini.
A passare tanto tempo in mare, sballottati tra le onde immersi in un destino incerto, ci si aggrappa ad ogni scaramanzia, ad ogni fattura per sentirsi al sicuro. I nostri PG sono proprio questo, detriti di mare che vorrebbero essere dei ricchi mercanti ma che scialacquano tutti i loro denari per tenere lontano il malaugurio.
Roleplay

Chi sceglie di interpretare un veneziano si troverà a giocare mercanti dalla manica cortissima che però si trovano sempre senza un quattrino spendendo tutti i loro averi per tenere lontano il malaugurio, sprecandosi in continui atti apotropaici. I personaggi provenienti dalla Serenissima sono benpensanti bacchettoni figli di una società molto chiusa in cui tutti hanno qualcosa da ridire su tutti; una settimana all’anno, però, viene il carnevale e tutti indossano una maschera per far fondo a tutti i desideri che normalmente disdegnano.
A Venezia gli antenati illustri contano molto meno del resto dell’occidente, poiché ciò che conta davvero è il denaro, ma questo non è il caso degli ebrei, antica famiglia, c’è chi dice più della città stessa, che è credenza comune abbia un misterioso potere celato nel suo retaggio.
Gruppi di gioco

•  La Famiglia de’ Ascheri (Patrizi): l’influente e antica famiglia de ascheri è l’unica rappresentante della nobiltà veneziana ad essersi unita alla spedizione verso la Terrasanta. Di origine germanica, questa famiglia tramanda di madre in figlio, oltre che grandi ricchezze, antichi usi e costumi legati alla religione tradizionale della loro antica discendenza: l’ebraismo.

•  I Mercenari di Venezia (Guerrieri): a Venezia tutto si compra e si vende, anche e soprattutto le armi e la fedeltà. Di padrone in padrone, di contratto in contratto, compagnie di mercenari si sono sciolte e riformate, e singoli combattenti sono riusciti a volte scalare i gradini della società. Ma coloro partiti per gerusalemme sono uomini assoldati dai mercanti, da singoli cittadini in cerca di protezione, oppure uomini in cerca di avventura e guadagno. Inoltre, tutti in città sanno come i de Ascheri cerchino sempre qualcuno per difendere la famiglia dalle avversità.

•  La Lega dei Salinatori (Alchimisti): lo studio dell’alchimia e delle arti scientifiche richiede tempo, disciplina, ma soprattutto denaro. I materiali e i reagenti sono costosi e rari, e per questo si è costituita la Lega dei Salinatori. Insieme, poveri mercanti di sale, intellettuali decaduti e cittadini con qualche risparmio possono radunare abbastanza ricchezze e conoscenza per addentrarsi nei misteri del mondo. Non si tratta certo dei grandi e potentissimi mercanti che dominano l’Italia, o delle famiglie patrizie che eleggono il Doge. Ma la forza della Lega, sta deve restare nella sua unità. E magari, anche nella sua ricchezza.

•  I Frati Francescani (Sacerdoti): pax et bonum, pace e bene: queste le parole che da solo 20 anni risuonano in Europa, grazie ad un italiano, da alcuni creduto folle, da altri santo. Al seguito della massa di popolani salita sulle navi imperiali a Venezia, è salito un gruppo di francescani, sempre pronti a servire i più poveri e camminare per le strade del mondo in nome di Cristo. Uomini semplici, nobili convertiti, peccatori, santi: tutti sono accolti fra i frati minori, a patto di umiltà, servizio, gentilezza e fede. Francesco è morto da poco, e all’ordine serve forza e fede.Sotto il saio, anche un imperatore è umile. Di fronte a dio, tutti gli uomini sono uguali. E’ tempo di portare questa parola nel mondo.

•  I Guitti e i venditori di strada (Maghi): il popolo è tutto in città. Mercato per gli affari piccoli o grossi, manovalanza per le navi, reclute per le guerre, divertimento per i signori, popolo per il Doge. Solo i più avventurosi, o più folli, si sono avventurati verso la Terrasanta, in cerca di successo, denaro, donne, e denaro. Ma seppur accozzaglia di poveri venditori, straccioni, fattucchieri, guitti di strada e gente comune, è il popolo che preserva le antiche tradizione e le infinite leggende che riempiono le calli di mistero.
Magia

Ormai nel Vecchio Mondo la magia è scomparsa da tempo, nelle taverne bagnate dall’acqua alta i marinai ancora si riempiono la bocca di eroi d’un tempo passato, ma anche il più convinto di loro non giurerebbe su ciò che dice, eppure là, celata da veli e veli di inutile superstizioni, qualche meraviglia ancora avviene.
Giunti ad Alarya il confine tra superstizione e stregoneria si fa via via più labile, in un mondo in cui la magia è la quotidianità d’un tratto i vescovi ieratici osteggiatori della magia, o i mercanti che senza scrupoli distruggono Costantinopoli per trarne guadagno, si trovano fuori posto, quando invece fattucchiere e marinai superstizioni cominciano a capire da dove provengano le loro credenze.

Stemma: Leone rampante oro sormontato dal corno ducale in campo azzurro

Famiglia de’ Ascheri

Il costume maschile è composto da un farsetto con ampie maniche a sbuffo, tendenzialmente di due colori diversi portato con una cintura in vita, viene portato lungo fino ai fianchi lasciando in vista le calzebraghe: lunghissime e attillatissime calze che coprono le gambe, arrivando alla cintura, talvolta le due calze sono di colore diverso. Vengono usati dei calzoni corti e sbuffati spesso doppiati da un’altra stoffa sempre per mantenere il gioco di colori.
Diffuso è l'uso dei cappelli in tinta con il mantello portato corto in colori solitamente scuri. La gorgiera di pizzo o stoffa diventa un elemento da sfoggiare, simbolo di nobiltà. Il tutto accostato a gioielli sfarzosi come collane lunghe e anelli.

Gli abiti femminili sono confezionati in stoffe pesanti spesso scure, riccamente decorati sul busto e con giochi di trasparenza a coprire la scollatura. Le gonne sono ampie e aperte sul davanti tralasciando così la vista sulla sottogonna che diventa il punto forte del vestito diventando sempre più decorata e ricercata. Le donne, come gli uomini possono fare uso di gorgere di pizzo che definiscono lo status nobiliare della famiglia. Grande utilizzo di cinture decorative, collane e anelli ma soprattuto decorazioni d'oro, perle e piume nei capelli acconciati.

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I Mercenari di Venezia:

I mercanti di venezia indossano solitamente una base comoda come camicia e pantaloni in colorazioni a contrasto tra loro con l’aggiunta di smanicati lunghi o giacche a completare il costume. Utilizzano colori non troppo sgargianti come il beije, il grigio, il borgogna e simili. A completare il vestito si possono utilizzare per caratterizzare il tutto fasce colorate, cinture, gioielli, bandane e particolari in cuoio come bracciali e armature, alcuni di essi prediligono però l’uso del pettorale in metallo.

Come armi utilizzano principalmente, spade corte e pistole.

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La Lega dei Salinatori

Vestono seguendo la moda veneziana, possono appartenere a diversi gruppi sociali e quindi avere diversi stili di vestiario (borghesia e popolino). L’unico elemento ricorrente per questo gruppo di gioco è un anello uguale per tutti i membri appartenenti alla Lega.

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Guitti e venditori di strada

Rappresentano artisti e il popolo di Venezia, utilizzano vestiti molto colorati dalle basi principalmente chiare che richiamano l’estetica dell’arte della commedia. Fanno spesso utilizzo di maschere dalle più svariate fogge.

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Frati Francescani

Gli abiti sono quelli dei francescani per gli uomini e delle clarisse per le donne. Si caratterizzano quindi nel classico saio per l’uomo, accompagnato da una pellegrina e chiusi in vita da un nastro di corda, i colori utilizzati sono tendenzialmente il marrone in tutte le sue sfumature.
Per le donne il vestito è di colore scuro, tra il marrone e il nero in vita stretto da un cintura di corda. La cuffia è bianca portata come un cappuccio aderente e il velo è dello stesso colore del vestito fatta eccezione per una striscia chiara sulla fronte.
Hanno fatto voto di povertà e questo si rispecchia in tutto e per tutto nel loro vestiario.

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