Imperiali
Fede, lealtà, legalità


I bizanini di Alarya sono gli ultimi araldi di una nobiltà ormai priva di valore, che si rifiutano di accettare la loro natura subalterna alle nuove potenze europee ed orientali. Questi personaggi si atteggiano a gran signori, sono attentissimi all’etichetta e sperperano enormi ricchezze per concedersi futili piaceri com’era d’uso un tempo, con sommo fastidio dei loro già indaffarati funzionarii, che a lor malgrado poco possono oltre a veder scomparir tesori e tesori tra banchetti e commedie.
Chi sono i personaggi

In una società antiquata che si affaccia malvolentieri alla modernità, i nostri eroi sono coloro che fanno ben comprendere perché ci sia bisogno di cambiamento: si tratta di cavalieri che vivono a modello dei paladini delle canzoni, sovraccaricando in maniera grottesca le componenti della vita di un signore svevo. Sono gente malvista ai più, allontanata in malo modo se di ceto povero, o sopportata a malincuore se di ricco lignaggio.
Leali vassalli di Enrico VII di Germania, primogenito di Federico II, signore illuminato dei cavalieri e guida assennata del clero, guardano con rispetto e riverenza il loro signore, disposti a tutto per difendere la sua virtù...
Roleplay

Chi sceglie un imperiale vuole respirare a pieno le arie cavalleresche di Cronache di Alarya, punta ad interpretare un paladino cristiano fermamente convinto che le leggende siano vere, che le spade vadano chiamate per nome, che per amore si debba andare in capo al mondo e che sia dovere dell’uomo giusto difendere l’onore ad ogni costo, pratiche inverosimili nella grigia vita europea, ma che finalmente si fanno realtà in questo nuovo mondo.
Molto spesso i cavalieri sono troppo occupati all'ennesima crociata per curarsi di filosofia e scienze, che sono invece oggetto di grande interesse per i Mori, malassortiti inquilini della spedizione, leali alleati di Federico II e suo figlio, disposti a tutto per portare favore al loro protettore.
Gruppi di gioco

•  I Cavalieri Teutonici (Maghi) Ferventi fedeli e leali sudditi, si tratta di uomini d’onore che accettano di dare tutto per ciò in cui credono, spogliandosi del loro nome di famiglia dei possedimenti terrieri e della possibilità di designare eredi. Essi sono trattati al pari degli altri paladini, i quali però li trattano con particolare ammirazione, vedendoli come la massimo esempio di virtù ed onore… Pochi sanno però che l’ordine sia stato istituito dallo stesso imperatore Federico II per salvaguardare i misteri che il sacro sepolcro nasconde, e che ciascun Teutonico abbia conoscenze impensabili ai più su quante meraviglie si celino all’occhio disattento.

•  I Mori (Alchimisti) con grande stupore, e sdegno, della cristianità tutta, l’imperatore si è dimostrato particolarmente interessato alla cultura araba in Sicilia, trattando con un occhio di riguardo i musulmani nei suoi domini. Filosofi, appassionati archeologi e leali servitori, i mori di Sicilia sfilano bizzarri insieme ai seriosi settentrionali, ben consapevoli di un sapere distante e sconosciuto a Nord, troppo lontano dalle terre teatro di filosofia e scienza.

•  I Monaci Benedettini (Sacerdoti) “ora et labora”, una regola semplice, senza tutti gli artifici del codice cavalleresco, è quello che secondo i seguaci di San Benedetto occorre per fare del bene nel mondo. Modesti fedeli, talvolta figli cadetti di alti casati, talvolta gente dai natali poveri, portati ora alla convivenza sotto le stesse regole, gli stessi orari e gli stessi doveri, essi sono i pilastri della società del settentrione, il porto sicuro in cui chiunque sa sempre di poter cercar riparo.

•  I Paladini di Germania (Guerrieri) gente dall’illustre lignaggio che per vocazione o necessità è stata educata alle regole della cavalleria con rigore e saggezza per diventare poi un giorno portatori della giustizia del duca, memori del loro voto:
- Io proteggerò la Chiesa, e seguirò i suoi insegnamenti,
- io rispetterò i deboli, e mi ergerò in loro difesa,
- io sarò sempre generoso, e donerò sempre ai bisognosi,
- io non mentirò mai, e seguirò sempre le leggi benedette da Dio.

Essi sono l’epitome del combattente, avvolti in una pesante armatura metallica celata dietro una tabarda che su cui troneggia fiero il sigillo della propria famiglia e del proprio signore.

•  Le Nobili Casate di Svevia (Patrizi), è cosa risaputa che quando si smuove un gran signore tutti i suoi feudatari lo seguono, mossi dall’antico patto che le loro famiglie siglarono, ciascuno portandosi appresso un seguito fatto di cortigiani, monaci e cavalieri a loro volta leali al loro signore. Il cuore della nobiltà di svevia batte sangue antico, quello di guerrieri valorosi che nei tempi che furono si coprirono di gesta meravigliose e lodevoli, e che ora ancora destano rispetto e riverenza tra la gente comune, governata con giustizia e con misericordia.
Magia

E’ cosa rsaputa che un tempo i cavalieri si fregiavano di benedizioni divine e spade incantate, ed erano in grado di lanciarsi in gesta di virtù sovrumana in grado di destare meraviglia e stupore, poiché si trattava di tempi diversi, in cui c’era rispetto per la propria arma quanto per il proprio onore.
Tra i pochi a ricordare ancora quei tempi favolosi è proprio l’imperatore stesso, Federico II, il quale ha fondato l’ordine cavalleresco dei Cavalieri Teutonici con la specifica mansione di preservare le antiche reliquie finché la magia non sarà tornata nel Vecchio Mondo, pronti ad invocare il nome delle illustri panoplie di cui sono gelosi guardiani.

Stemma: Aquila bicefala nera in campo oro

Le Nobili Casate di Svevia

La base del vestiario nobiliare imperiale è composta da una camicia e pantaloni in colori contrastanti, al di sopra di esse viene utilizzata una tunica lunga solitamente fino al ginocchio aperta sul davanti e nel caso dei nobili decorata con grandi passamanerie sul collo, maniche e bordo inferiore del vestito. Le maniche della tunica sono solitamente ampie a differenza di quelle strette e leggermente sbuffate della camicia sottostante. I tessuti più usati sono il broccato, il damascato e il velluto o comunque stoffe decorate e all’apparenza importanti.
Anche i mantelli solitamente a ruota sono realizzati con materiali ricchi e finemente decorati, altri ornamenti molto utilizzati sono i gioielli, le pellicce, i guanti.

Le donne imperiali portano i vestiti lunghi fino alle caviglie, aderenti in sulla parte superiore e una cintura di stoffa decorata mette in risalto la vita, la cintura era molto lunga e utilizzata per fasciare con un giro la vita e con un altro giro i fianchi per poi ricadere sulla gonna. Lo scollo del vestito è solitamente tondo e ricamato con passamaneria, le gonne invece sono molto ampie così come le maniche. I vestiti possono essere accompagnati da una sopraveste in quel caso aperta sui lati e tendenzialmente smanicata. Il mantello anche in questo caso è a ruota, gli accessori più utilizzati dalle nobildonne sono gioielli, velo portato sui capelli raccolti, borsette legate alla cintura.

Consulta anche la bacheca Pinterest delle Nobili Casate di Svevia!



I Paladini di Germania

Cavalieri e guerrieri imperiali sono soliti munirsi di armature in metallo o cotte di maglie ad anelli. Sotto entrambi solitamente troviamo un gambeson, ossia una tunica o una giacca imbottita in modo da rendere più confortevole l’utilizzo di tali armature. Nel caso delle cotte di maglia sopra di esse si è soliti indossare una tabarda o una tunica aperta sul davanti. Questo vestito viene completato dall’uso di mantelli o cappe dove viene riportato volendo lo stemma dell’impero o in alternativa il simbolo della famiglia d’appartenenza.
Utili aggiunte al costume possono essere guanti in pelle, cintura con scarselle, portaspada, colli di pelliccia.
Ogni cavaliere di nobili natali potrà scegliere il proprio stemma che rappresenti la sua persona e la sua famiglia, seguendo la guida sull’araldica dedicata.
Sono abili nell’utilizzo di spade, scudi, lance, mazze, archi e balestre.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Paladini di Germania!



I Mori

Indossano tuniche dai colori sgargianti come l’arancione, l’azzurro, il rosso accesso il tutto accompagnato da decori dorati o argentati a seconda dei colori scelti. Il vestito è formato per il maschile da più strati di tuniche, la base è sempre composta da una camicia e un paio di pantaloni alla zuava mentre la prima tunica riporta un colletto stretto e la silohuette ricade seguendo le linne del corpo, a differenze di quella sopra che somiglia quasi ad un mantello per via della sua ampiezza. Portano gli occhi truccati e un turbante come segno distintivo.
La moda femminile veste sia gonne che pantaloni come viene ritenuto più corretto, i colori sono sempre sgargianti e il capo è coperto da un turbante o un velo, le donne portano spesso gioielli come cavigliere e bracciali d’oro, tiare decorative e collane, gli occhi come per gli uomini sono marcati con il kajal.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Mori!



I Cavalieri Teutonici

Caratterizzati per le effigi ecclesiastiche riportate sui propri vestiti i cavalieri teutonici sopra la propria base formata da camicia e pantaloni portano solitamente una cotta di maglia completata con l’uso di una tabarda solitamente bianca con sopra una croce nera o rossa. Possono far uso di bracciali, schinieri e gorgiere in metallo, completa il tutto l’ampio mantello dello stesso colore della tabarda con sopra riportata la croce teutonica.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Cavalieri Teutonici!



I Monaci Benedettini

L'abito è costituito da una tonaca di lana, di derivazione romana, fermata in vita da una cintura o da una corda, e sopra la cocolla, che è una sopraveste con ampie maniche e cappuccio e che viene indossata in momenti particolari, come le sacre funzioni nel coro e anche per le uscite dal monastero. L’abito è di colore nero per distinguersi dagli altri ordini.
Le monache portano sempre il capo coperto dal velo, per il resto il costume rimane lo stesso di quello maschile.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Monaci Benedettini!
INDIETRO