Elfi
Individualismo, magia, dinamismo sociale
Chi sono i personaggi

Un tempo genti fiere e meravigliose, capace in tutte le arti, composte dai migliori artigiani che il mondo vide, ora costretti ad una vita da fuggiaschi, sempre col timore di sentir risuonare i corni dei loro nemici, gli orchi. Per grazia della protezione de li Spiriti incarnati, o Grandi elfi, questo popolo ora vive come può, in accampamenti, boschi, o quello che resta delle loro antiche e rovinose città. E la magia, arte un tempo dimenticata e tralasciata, sembra stia tornando nei loro cuori.
Roleplay

Chi gioca un elfo troverà un popolo fortemente legato al mondo magico e spirituale, seppur ora decaduto e in grave crisi. Gli elfi sono un po’ di tutto, letterati, artigiani, guaritori. Ma soprattutto, ciò a cui mira un elfo è apparire, apparire sopra gli altri come grande. Per farlo, da sempre i più valorosi escono dalle città elfiche in cerca di magiche avventure, incredibili peripezie e oggetti potentissimi. Ovviamente poi, tutti tornano a narrare a tutti quelli che conoscono i grandi fatti che hanno compiuto, al costo di ripetere la stessa storia anche 100 volte. ovviamente modificandola ogni volta. La ricerca in sè è eterna, ma l’oggetto della stessa cambia sempre. Perchè la meraviglia deve sempre superar sè stessa.
Antefatto

Originariamente la società elfica seguiva il cammino tracciato dai Grandi Elfi. Questi erano mediatori fra loro e gli dei, e comunicavano frequentemente con il mondo degli spiriti. Un giorno, un gruppo di sapienti e abili elfi, stanco di questa vita monotona all’insegna della piena comunanza con la natura degli spiriti, decise di staccarsi da Grandi elfi.
Si allontanò e cominciò a costruire case e oggetti sempre più belli, città sempre più grandi, e sviluppare una cultura sempre più incredibile e ricca. In molti, abbacinati da tal splendore, lasciarono le antiche dimore e volsero i loro passi in questa nuova via.
La religione, prima fulcro dell’esistenza elfica, divenne mera serie di rituali vuoti di vero significato, cui neanche gli elfi stessi credevano, ma facevano solo per tradizione, e per il fascino degli innumerevoli gesti, costumi, danze e feste, che sempre lieti accompagnavano i misteri.
Così cadeva regolare il Giorno dell’Orsa, in cui tutti i giovani danzavano vestiti di pelli in cerchi sempre più grandi. Oppure, ogni sera, tutti gli elfi dovevano inchinarsi verso la colonna loro più vicina. gesti e rituali sempre più concreti e numerosi, ma sempre più senza vera fondatezza,
Così, pian piano, la magia scomparve, senza che questi elfi, che si scelsero il titolo di Alti, se ne accorgessero o se ne curassero. Gli elfi non erano mai stati tanti, soprattutto da quando si erano separati dal mondo degli spiriti.

Quando suonò il corno inimico, nulla o poco si potè fare per fermarne l’avanzata. le città vennero travolte e prese, quasi tutto il popolo sterminato, e i pochi sopravvissuti costretti a fuggire presso coloro che un tempo avevano ripudiato, i Grandi elfi. Da allora, non canti d’allegrezza risuonan nelle corti perdute, ma cori di ferrigno sapore.
Religione

Nozioni generali

Nell’antiqua memoria di codesto popolo, il mondo tutto venne creato da 5 Grandi essenze, da lor denominate Spiriti progenitori. Oltre a costoro, vi è il grande spirito dell’Aquila, supremo essere, che progenitore fu nevvero per li elfi, in quanto di sua stessa carne li generò in tempi passati. Seppur gli altri cinque abbiano creato il lor mondo in tutte le sue estremità, per gli elfi l’Aquila è spirito supremo e signore. Da quel poco che si apprese, vien riportato qui un piccolo elenco di codesti spiriti che tanto riveriti son da li elfi tutti.

Aquila: Creatore degli elfi e del sole
Serpente: Dio della vendetta e creatore della notte
Orsa: Dea del focolare e delle arti medicamentose
Lupa: Dea creatrice della fauna e della caccia
Lince: Dio della conoscenza e dei mistici arcani
Gufo: Dio delle arti meccaniche e dell’alchimia


Mondo degli spiriti

L’essenza di tutte le cose è spirituale. Ogni cosa, più oltre, appartiene al mondo degli spiriti, da esso proviene e ad esso tornerà. Così narrano i savi fra gli elfi. Eppur v’è modo di raggiunger tale realtà, tal mondo superiore, mistico e sconosciuto.
Ogni elfo può cercare di entrare in comunione con il mondo degli spiriti tramite la magia, ma non tutti gli elfi hanno la stessa sensibilità nè le stesse capacità per farlo. Nonostante ciò, essendo diretti discendenti della magia e dei creatori del mondo, sono tutti in grado di avvertire il mondo magico in modo forte e sensibilmente avvertirne la presenzia anche nel reale.
Oltre agli spiriti primigeni, vi sono gli Spiriti Guardiani. Ogni luogo, essendo creato, è di proprietà degli spiriti. L’utilizzo di questa proprietà, che si tratti anche solo di pescare in un certo lago o di cacciare in un certo bosco, va richiesto con un patto. Altrimenti, lo spirito guardiano assumerà mille e più forme, pur di portar difesa al loco assegnatogli. Nessuno ha mai compilato un utile ed esteso tabellario che aiuti nel riconoscimento di cotal spiriti guardiani, poiché non se ne conoscon le fattezze. Essi infatti son mutevoli come acqua ed eterni come vento.

Vi sono poi gli Spiriti Incarnati, o Grandi Elfi (come Il grande Oberon e la splendida Titania). Essi erano le antiche guide della popolazione elfica, prima della divisione, e sono esseri che vivono in modo misterioso e secondo usi non conoscibili, poichè connessi ad una realtà non nostra. Ogni loro azione è imperscrutabile ed ineffabile, eppur scelgono di vivere in diverso mondo dal loro, e in un cotal assunto sembiante a li elfi familiare e simile. Dopo l’invasione orchesca hanno ripreso gli Alti Elfi, esuli di città, sotto la loro ala, aiutandoli a sopravvivere lontani dalle loro case.
Gruppi di gioco

•  Figli della Lince (Maghi): Di grande prestigio son costoro all’interno della vasta civitate elfica. Chi si identifica nello spirito progenitore della Lince ha sempre affinità con la magia e con lo mondo degli spiriti. Questo non solo permette a questo gruppo di elfi di intraprendere lo studio e la pratica della magia, ma anche di sentir visibilmente la presenzia del mondo degli spiriti molto più facilmente dei simili loro. Ma i figli della lince hanno da tempo perduto il potere antiquo: le grandi magie, come i patti con gli spiriti, le evocazioni, il controllo del mondo naturale e simili cose, un tempo compiute senza sforzo, ora necessitano una grande quantità di impegno e forza. Tanto che non è più possibile compir queste alte gesta da soli, ma è spesso necessario l’aiuto di altri elfi versati nelle arti magiche. Di questi tempi l’interesse di questi elfi è essere ricordati per le loro grandi magie e incantamenti, nella speranza che aprano strade per sempre nuove avventure e scoperte.

•  Figli del Serpente (Guerrieri): Mai furon gli elfi popolo di grandi eserciti o dalla grande guerresca grinta, ma ciò non toglie che vi siano alcuni attratti dal combattimento e dall’arme. Questi sono i figli del Serpente, spirito progenitore dei guerrieri. Essi non son nè un’armata unita nè un gruppo organizzato, ma piuttosto un insieme di coloro che nell’affrontare le loro imprese si affidano alle armi e al Serpente. Eroi noi li chiameremmo, ognuno che va, solo sul sentiero, verso la grandezza e la gloria, cercando nuove imprese da scoprire, nuovi luoghi da trovare, nuovi oggetti da svelare, e gloriose storie da raccontare.

•  Figli dell'Aquila (Patrizi): V’è chi cerca la gloria nella magia, chi la grandezza in imprese e duelli. I figli dell’aquila accrescon la loro fama cercando di guidare gli altri, di diventare punti di riferimento per il popolo, o per chi a lor presta orecchio. Sono coloro che più di tutti mirano a trovare grandiosi tesori e oggetti potenti, non per utilizzarli, ma per farne vanto e esporli nelle loro bellissime magioni. Si riuniscono spesso, per accordarsi e organizzare il popolo con la loro influenza e ricchezza. Da quando hanno perso le loro città, però, cercano un mondo nuovo, per imporsi e primeggiare, non avendo più accesso ai loro incredibili possedimenti, or sottratti o devastati.

•  Figli del Gufo (Alchimisti): Primi ad allontanarsi dai Grandi elfi, e dalla magia delle origini, ricercaron nuove idee, nuovi mondi e nuove visioni. Progettisti, artigiani, sapienti. Questo e molto altro. Non ripudiano la magia, ma qualunque figlio del gufo preferirà usare un oggetto da lui plasmato , piuttosto che una qualche spada magica di una qualunque mago. Furono coloro che costruirono per primi le fondamenta delle grandi città, che inventarono tutto quello che di incredibile c’era da vedere nella passata e grande società elfica. Ora, memori di quel tempo, non si arrendono alla attual miseria, e seppur ammirando la forza delle Linci e l’ardore dei Serpenti, progettano e costruiscono come allora, cercando di ritornare alle loro magnifiche torri.

Stemma: Cigno argenteo in campo blu

Make up: Gli elfi hanno orecchie a punta e il volto truccato. Più è fitto il trucco più il personaggio è importante.

Figli dell’Aquila

I nobili elfi portano solitamente lunghe tuniche dai toni del blu e dell’argento, solitamente vengono utilizzate più tuniche sovrapposte, quella sottostante con larghe maniche e quella di sopra con le spalline smanicate, i vestiti hanno un taglio dritto e ordinato solitamente completati da decori e passamanerie ad impreziosire il tutto. Gli abiti femminili e maschili hanno la stessa foggia mantenendo toni e colori più austeri a differenza di quelli femminili accesi e vivaci. Fanno vasto uso di copricapi decorativi che richiamano la natura, ma anche diademi e altri gioielli quali collane e anelli. Portano sempre una spada al loro fianco per indicare il loro status nobiliare.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Figli dell'Aquila!



Figli del Serpente

I guerrieri elfici vestono con i colori della natura cercando di mimetizzarsi con ciò che li circonda, ma non per questo abbandonando l’eleganza che li accomuna. Alcuni hanno scelto di cacciare nei boschi per cui fanno uso di armature in cuoio, corte tuniche e pantaloni, combattono solitamente con pugnali daghe e archi. Altri ancora utilizzano il metallo come i cavalieri, vestendo l’armatura pesante accompagnata da un gambeson o una cotta di maglio sotto alla tabarda in cui è riportata l’effige del proprio popolo, questi ultimi usano solitamente armi da duello o armi lunghe come le lance.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Figli del Serpente!



Figli del Gufo

I figli del gufo sono soliti per non curarsi molto del loro vestiario, presi più dalle loro invenzioni che dalle tradizioni. Alcuni indossano lunghe tuniche dai colori più vari, altri potranno sembrare quasi dei cacciatori o dei comuni popolani con una semplice camicia e dei pantaloni ad accompagnare, tutti loro però si riconoscono per la grande cintura ricca di ogni orpello a loro caro, sia per il loro lavoro che per le loro idee. Spesso indossano un grande mantello per coprirsi meglio durante il freddo inverno.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Figli del Gufo!



Figli della Lince:

Questi elfi sono i più legati alla natura e alla sua magia, si mimetizzano con essa portando i suoi colori nelle diverse stagioni e adornando il proprio capo e il proprio vestiario con tutto ciò che li riporta ad essa, corna, foglie, muschio, pellicce e molto altro. Alcuni di essi alle volte per via del loro modo di vestire vengono scambiati per spiriti della foresta. Solitamente indossano tuniche corte stracciate, smanicate o con maniche a seconda della stagione con sotto una camicia e dei pantaloni. Le donne invece portano lunghi abiti svolazzanti grazie ai tessuti leggeri che vengono utilizzati. Fanno grande uso di mantelli più o meno pesanti a seconda della stagione e di copricapi richiamanti la natura con la quale hanno un forte legame. Spesso li si vede girare armati di bastoni, chi per camminare chi per scacciare le bestie.

Consulta anche la bacheca Pinterest dei Figli della Lince!
INDIETRO