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Stile di gioco

Sogno di una notte di fine inverno è un’evento di gioco di ruolo dal vivo autoconclusivo e sperimentale, diverso dai canoni classici del GRV fantasy e da ogni evento antecedente organizzato da Terre Spezzate.

Come mai è un’evento innovativo? Come si inserisce nel solco della Rivoluzione di Ottobre? Cosa intendiamo con “sperimentale” e “mood fiabesco”? E, per chi non lo avesse mai sperimentato, cosa significa Giocare di Ruolo dal Vivo?

• Scopo del Gioco
• L’Ucronia, il Fiabesco e la Burla
• I Personaggi - i protagonisti del gioco
• Gli abitanti di Witzenburg e La Straordinaria Compagnia Errante

Scopo del gioco

La gola, il ballo e il gioco in carnevale, vidi ogni anno a qualcuno esser fatale. (Proverbio italiano)

Il gioco si basa essenzialmente sulla libera interpretazione e recitazione da parte dei partecipanti. Qualunque azione tu voglia compiere nel gioco, devi semplicemente farla fisicamente: è come se ti trovassi a vivere sul set di un film ad ambientazione comica, fiabesca e fantastica. Gli unici limiti sono, ovviamente, il comune buon senso e la legge italiana. Inoltre, pur trattandosi sostanzialmente di un gioco di pura interpretazione, abbiamo scritto alcuni semplici sistemi fisici, ovvero regole, per simulare quei pochi aspetti del gioco che sarebbe troppo complesso, pericoloso, o difficile, interpretare realmente, ad esempio la risoluzione dei conflitti fisici, gli incantesimi o i filtri d’amore.

Lo scopo di questi sistemi fisici non è, ancor più che ne La fortezza dei vinti, creare un videogioco o un wargame dal vivo, né tantomeno di dare una dimensione sportiva, agonistica al gioco. Piuttosto, le poche regole servono a simulare nella finzione ciò che è difficile compiere fisicamente, per arricchire l'esperienza di gioco, rappresentare azioni fantastiche impossibili nella realtà ma funzionali allo sviluppo della narrazione e favorire il coinvolgimento dei personaggi nell’atmosfera dell’evento attraverso la comicità, l’esagerazione, l’ironia.

In Sogno di una notte di fine inverno non sono contemplate la morte del personaggio come conseguenza di ferite o azioni fisiche, nè alcun tipo di regolamento legato a armatura, punti locazione o quant’altro. Anche il combattimento con le armi ha un ruolo minimale nel gioco. Se la tua intenzione è giocare per combattere e vincere, e negli eventi di GRV a cui hai partecipato non vedevi altro divertimento che scontrarti con cavalieri in cotta di maglia ed enormi troll delle montagne, Sogno di una notte di fine inverno non è un’evento adatto a te! Il tuo personaggio vivrà contrasti, inimicizie e dilemmi, ma non tenterà di risolverli con le armi in pugno: al contrario invece, come in ogni commedia che si rispetti, cercherà di superarli con l’arguzia e l’inganno. Ricorda comunque che ill tuo obiettivo come partecipante è quello di vivere il percorso del tuo personaggio e il suo evolversi attraverso l’esperienza degli eventi presentati nel gioco, non di raggiungere una meta, né tantomeno la vittoria o la sopraffazione fisica dei tuoi “avversari”.

Questo non significa che l’evento sarà esclusivamente di stampo recitativo e dialogico, ma che la fisicità sarà connotata in modo farsesco, esagerato e comico, proprio come avviene sul palcoscenico di una commedia o nel teatro dei burattini. Una bastonatura, ad esempio, può essere un ottimo modo per Pantalone di punire Arlecchino, colpevole di aver guardato troppo insistentemente la scollatura della moglie del padrone… Ma dopo essere stato bastonato, Arlecchino non soffrirà per mesi le contusioni subite: si rialzerà quasi subito, meditando un modo divertente per farla pagare al disonesto padrone…

Quale che sia la tua personale esperienza di giocatore di ruolo, probabilmente Sogno di una notte di fine inverno è un evento molto diverso da quelli a cui sei abituato. E' un evento di massa, ma ogni personaggio è definito individualmente e ha un ruolo personale nella vicenda. Non è il classico evento di una campagna fantasy, nè la sua ambientazione è ad essi riconducibile. Non è un gioco di comitato, ma i personaggi e le loro ambizioni sono al centro dell'intreccio. Non vi sono "Personaggi Non Giocanti", ma tutti i personaggi sono definiti in modo da essere parte coerente dell'ambientazione e delle vicende di gioco. Non è un evento senza regole, ma le regole complete conteranno poche pagine e saranno completamente diverse dal tipico regolamento di un larp. La regola fondamentale è "What You See Is What You Get", ovvero “è come lo vedi”: questo live ricerca la maggiore immersione possibile, ovvero tutto ciò che esiste nel gioco è fisicamente rappresentato nella realtà; e nell’area di gioco non deve vedersi nulla che non esista nella finzione. Per fare un esempio semplice, ma non ovvio per tutti, il Villaggio delle Stelle sarà illuminato esclusivamente con torce e candele e addobbato con utensili e oggetti d’epoca...

Sogno… è la naturale prosecuzione del percorso inaugurato dal Manifesto 2013 - La Rivoluzione d'Ottobre: è un evento sperimentale, completamente immersivo, ad alto budget, fuori dai canoni tipici del larp italiano, pensato per chi vuole giocare il proprio personaggio con passione ed ironia, perfetto in ogni caso anche per chi non ha mai giocato.

L’Ucronia, il Fiabesco e la Burla

E se la vita è una commedia, perché non a tutti gli attori fu data la maschera? (Ambrogio Bazzero)

Sogno di una notte di fine inverno è un evento con un’ambientazione unica nel suo genere, diverso dalla gran parte dei live a cui il pubblico italiano è abituato e completamente innovativo per quanto riguarda Terre Spezzate.

L’ambientazione è volutamente ucronica, fantastica e sganciata da ogni mondo fantasy propriamente definito, e non è in nessun modo correlata alle Terre Spezzate. Vogliamo uscire dai canoni del fantastico medievale dove il leale cavaliere spende la sua eroica esistenza a scontrarsi con i ferali barbari del nord, e il viscido mercante desidera solo rubare il poco danaro di entrambi… Vogliamo, per qualche ora, farvi vivere all’interno di una fiaba, dove il “dove” e il “quando” sono aspetti secondari alla narrazione, e il “c’era una volta” è l’incipit sottinteso di ogni trama.

In questa realtà così particolare e fantastica non mancheranno conflitti, piccoli odi, scontri per l’eredità, matrimoni impediti e storie d’amore particolarmente infelici… ma non c’è fiaba che si rispetti senza il “Lieto Fine”. E non c’è nemmeno una Commedia che non abbia un lieto fine. “Sogno…” si muove infatti tra due filoni fondamentali, la Fiaba e la Burla, il fantastico e la Commedia.

L’arrivo dei teatranti nel villaggio infatti sconvolge la sua quotidianità “piccolo-borghese”, contadina e bigotta, rivela le sue ipocrisie e i suoi limiti, con le armi della burla, dello scherzo e dell’ironia.
“Sogno..” vuole essere un’evento leggero, comico e svagato, che riflette sul tema del conflitto e sulle problematiche della vita quotidiana con una risata e un occhiolino compiaciuto.

Personaggi e modalità di scelta

I protagonisti dell’evento saranno molto vari, nel carattere come nella posizione sociale; saranno mariti gelosi e mogli libertine, tavernieri astuti o generosi fornai, erboriste sagge e lavandaie di buon cuore, rudi boscaioli e mezzadri disonesti. E ancora, saranno giocolieri ubriaconi, attrici promiscue, enigmatici pifferai.

Dal punto di vista della storia, l’unica reale differenza tra i personaggi è il costume adeguato al ruolo e l’interpretazione di ciascun partecipante; per quanto umili o insignificanti possano sembrare, non ci sono personaggi meno interessanti di altri. Anzi, tutti i personaggi all'apparenza meno di rilievo saranno caratterizzati con più cura del Parroco o del Sindaco. Questo perché un personaggio come loro, nella fantastica società di “Sogno..”, è già al centro del gioco per la sua posizione sociale, mentre un popolano rilevante nella storia sarà parte di intrecci più sorprendenti. Inoltre, come in ogni storia che si rispetti, molti hanno qualcosa da nascondere e le apparenze ingannano!

CREAZIONE SCELTA E DEFINIZIONE DEI PERSONAGGI

I personaggi verranno creati dagli organizzatori e pubblicati sul gestionale esponendo un brevissimo teaser che inquadra nome, posizione sociale e occupazione, alcune caratteristiche salienti della sua personalità. Dopo aver pagato l’evento, potrai scegliere il personaggio che preferisci in ogni momento, semplicemente cliccandoci sopra. Da quel momento avrai accesso allla parte “riservata” del personaggio, in cui verranno gradualmente inserite tutte le informazioni personali in suo possesso, i legami con altri personaggi, eventuali segreti e dettagli. A febbraio, avrai poi modo di personalizzare e approfondire il tuo personaggio e i suoi rapporti con gli altri, attraverso comunicazioni private o gruppi FB. Quindi la procedura è la seguente: gli organizzatori creano i personaggi, ma i giocatori li scelgono e li sviluppano

Gli abitanti di Witzenburg e la Straordinaria Compagnia Errante di Balthasar Lunenciel

L’evento prevede due tipi fondamentali di personaggio: gli abitanti del villaggio, abitudinari, bigotti, inseriti in una dimensione realistica e quotidiana; e i teatranti venuti da fuori, estrosi, esotici, misteriosi, esibizionisti e sopra le righe, che sconvolgeranno la quiete e le piccole ipocrisie di Witzenburg. Quale tipo di personaggio interpretare è quindi una decisione fondamentale che devi prendere prima di partecipare all’evento. Leggi la pagina Personaggi per una descrizione più approfondita dei due gruppi.

DINAMICHE DI GIOCO - GUIDA EVENTO 

Le regole complete perlo svolgersi dell’evento contano poche pagine. Insieme a tutte le altre informazioni necessarie per partecipare a Sogno..., si trovano nella “Guida Evento de Sogno di una notte di fine inverno”, un comodo PDF da stampare che sarà pubblicato a gennaio.

APPUNTI DI PRONUNCIA TEDESCA

  • Non esistono suoni muti: le lettere si pronunciano tutte.
  • Le vocali si pronunciano in genere come in italiano, fatta eccezione per i dittonghi:
    • EI: si pronuncia sempre "ai". Es.: Wein = “vàin”; Seife = “sàife”
    • EU:  si pronuncia sempre "oi". Es.: Feuer = “fòier”; Teufel = “tòifel”
    • IE si pronuncia sempre "ii" (una "i" lunga). Liebe = "liìbe"; Kiefer = "chiìfer".
    • AE si pronuncia "ee" (una "e" lunga). Jaeger = "jeègher".
  • G e C si pronunciano sempre velari "dure", come nell'italiano ghe e che. Es.: Gerard = “ghèrard”
  • GH e CH si pronunciano come G e C ma lievemente aspirate.
  • H non è muta ma è un suono lievemente aspirato. Es.: Hans, Helge, Hilfe, ecc.
  • J si pronuncia "i". Es.: Jarno = "iàrno".
  • TCH si pronuncia come la “cc” nell’italiano "faccio". Es.: Gretchen = "grèccen".
  • SCH si pronuncia come il "sc" dell'italiano "scemo". Es.: Flaschen = "flàscen"
  • ST si può pronunciare come il suono "sc" dell'italiano "scemo". Ad es. STIMME si pronuncia "sctimme"
  • V si pronuncia "f". Es.: Viele = "fiìle" (fa eccezione il prefisso patronimico "van" che non è tedesco: Van Basten, Van Hond si leggono come in italiano "van")
  • W si pronuncia "v". Wagen = "vàghen"

 

Ispirazioni

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un successo strepitoso… la dimostrazione di come il tutto, dalla sceneggiatura alla "fotografia", sia stato un trionfo