sTILe DI GIocO

  • «Still life is all I ever do. There by the window, quietly killed for you…»

So Young è un’esperienza larp malinconica, disincantata e misteriosa, che segue le vite di una classe di studenti della storica Devington University. Tra gli ultimi esami e le antiche tradizioni, le storie dei ragazzi e dei professori si intrecciano, si formano e si scontrano, sullo sfondo di una nazione ucronica in cui solo una parte degli studenti sopravvive fino alla vita adulta.
Una storia di amicizia inquieta, competizione e regole antiche come l’Inghilterra stessa.

IL COLlEGe

Lezioni in giacca e cravatta, feste nei dormitori, iniziazioni segrete nel cuore del bosco. Un intreccio di regole, scritte e non scritte, che dominano la vita degli studenti. Non si può calpestare l’erba se non si è giurata fedeltà a una statua nascosta in un pozzo, né servirsi il porridge a colazione prima del Gran Maestro: così recita la Prima Legge. Il corpo è sacro, non si può maltrattare o disprezzare in alcun modo. Il sangue conta, ma ancora di più l’impegno, la dedizione, lo studio, l’estro e l’ingegno. E la famiglia che ci si sceglie: quella con cui dividere una bottiglia di alcool rubato, o una sigaretta proibita. Quella con cui nascondersi sotto le coperte, prima dell’ultimo ballo, prima dell’ultimo esame, prima dell’ultimo giorno.

uN LArP DISsONANTE

So Young porta in scena la vita quotidiana degli studenti all’ultimo anno della Devington University, con i loro amori e le loro insicurezze, le loro aspettative e le loro delusioni. Vuole trasportare i giocatori in una storia romantica sulle antiche tradizioni dei college inglesi, ma anche nel turbinio crudele della competizione per la sopravvivenza. So Young non è una storia violenta, né un racconto di ribellione: è un gioco di dissonanze e ipocrisie, dove solo l’oggi è importante, perché il domani è inevitabile. Dove quello che accade fuori dalla scuola resta fuori dalla scuola.

Un larp stridente, di compromessi e perbenismi, dove quello che conta è il voto più alto, la gara di cricket o una parola d’ordine sussurrata. Anche se fuori la morte attende.

uN LARP UCRoNIcO

Questa non è la nostra Inghilterra. Questo non è il nostro 1993. Da molto tempo, oramai, è così che in questo mondo si fanno le cose. Non c’è sorpresa, non c’è stupore né ribellione al sistema. Si tratta di un’altra tradizione da aggiungere alla lunga lista di regole da rispettare. Semplicemente. Sono decenni, non importa quanti, che la popolazione prospera grazie al sacrificio di alcuni: i Donatori si immolano sull’altare della scienza, donando organi e tessuti per il progresso scientifico e per la salvezza dei Dotati.

So Young è un larp ucronico, dove la divisione in classi della società inglese è realtà incrollabile e incontrovertibile. Come e perché si è arrivati a questo, non è parte del nostro gioco. L’ingiustizia del sistema non è oggetto di discussione. Durante il larp, non vi verrà mai richiesto di commentare le scelte del governo né tanto meno di agire per sovvertirle.

Fatta eccezione per lo straordinario progresso scientifico, il nostro scenario è identico agli anni Novanta che conosciamo, con la sua musica e le sue contraddizioni, il pop travolgente ascoltato di nascosto in un bagno, i colori sgargianti attenuati dalle divise scolastiche. Fuori, il mondo è un turbinio di speranza incrollabile, fede nel progresso e nella scienza, figlia di un decennio di boom economico e conquiste sociali.

IsPIRAZIONI

So Young è un larp che prende ispirazione dal romanzo “Non lasciarmi” di Kazuo Ishiguro. Vogliamo sottolineare però una differenza fondamentale: a differenza del romanzo, i protagonisti sono persone reali. Non ci saranno cloni, né dichiaratamente, né di nascosto. Non ci saranno sorprese né storie da svelare, né alcun tipo di mistero sulla natura di Donatori e Dotati. Tutto è come sembra: un carosello di tradizioni misteriose, intrecciate alla realtà crudele e razionale, lasciata fuori dai corridoi eleganti della Devington University.

IL NoSTRO MOoD E LA NOSTRA SToRIA PREnDONO IsPIRAZIONE DA:
Non lasciarmi, Kazuo Ishiguro (romanzo)
Non lasciarmi, Mark Romanek (film)
Dio di Illusioni, Donna Tartt (romanzo)
L’attimo fuggente, Peter Weir (film)
Le regole dell’attrazione, Bret Easton Ellis (romanzo)
The promised neverland, Kaiu Shirai e Posuka Demizu (manga)
3%, Pedro Aguilera (serie tv)


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