L'esperienza



Italia, 2021. Tra le macerie delle loro città, gli uomini e donne si mettono in cammino. Uno zaino, poco altro. Ora è il momento di ricominciare. Il momento di dimenticare chi si è stati, prima di tutto questo. Prima della guerra. Medici, insegnanti, avvocati, ricchi o poveri, buoni o cattivi. Non conta più nulla. Non esiste più nulla. Non c’è più una legge, se non quella che gli uomini stessi si danno: la legge della sopravvivenza.

Un gruppo scampato ai bombardamenti trova riparo in un casolare distrutto, in attesa di ricominciare una nuova vita, da qualche parte, lontano. Ma la vera guerra per i civili inizia adesso. Lontano dalle armi e dalle divise, nasce la scintilla della loro autentica battaglia: cosa si è disposti a fare per rimanere in vita? E cosa si è disposti a perdere, che la guerra non abbia già portato via? Qui, tra i sopravvissuti, non si combatte solamente per restare vivi, ma anche per restare umani. Un’altra guerra ha inizio lontano dal campo di battaglia.



SALT è un LARP di Terre Spezzate che vuole raccontare l’altro lato di ogni guerra: la sofferenza e le privazioni dei civili, costretti a lasciare le loro case distrutte dai bombardamenti in cerca di una flebile speranza.

I giocatori vestiranno i panni di comuni cittadini trascinati nell’incubo di una guerra civile. Insegnanti, meccanici e commesse, che dovranno improvvisamente fare i conti con la scarsità di cibo e medicine, con il pericolo rappresentato dai militari, qualunque fazione essi appartengono… ma soprattutto con la propria morale.

Non vi saranno certezze cui aggrapparsi. Durante una guerra, non vi sono scelte giuste o sbagliate. C’è solo il riuscire ad arrivare al giorno dopo insieme ai propri cari. O il fallire provandoci.

Questa storia non parla di eroi. Questa storia parla di vittime.

SALT non sarà un evento facile, né dal punto di vista fisico né dal punto di vista emotivo.

Quello che ci interessa è esplorare la natura dell’uomo, quando nulla più lo lega alla società da cui proviene. Cosa siamo disposti a fare per sopravvivere? Cosa conta davvero, per delle persone comuni che hanno perso tutto?