
★ Costumi e prop ★
AMBIENTE DI GIOCO
“I ribelli della montagna – l’ultima notte di Montelupo” è un evento larp che si prefigge l’obiettivo, del WYSIWYG (what you see is what you get): ogni oggetto con cui un personaggio volesse interagire, qualsiasi cosa voglia toccare, muovere, trasportare o comunque ogni cosa con cui vorrà compiere un’azione utile al gioco sarà presente fisicamente, e rappresentato in modo quanto più fedele alla realtà possibile. Ogni oggetto verrà ricostruito in maniera quanto più fedele all’ambientazione dell’Appennino del 1944. Dalle pentole al forno a legna, dalle radio agli accampamenti partigiani, tutto verrà ricreato per contribuire all’illusione narrativa in un’attenzione al dettaglio di livello rievocativo o cinematografico.
Il Villaggio delle Stelle, luogo scelto come ambientazione dell’evento, è un agglomerato di baite interamente “in gioco” composto da edifici abitabili e ristrutturati, forniti di buoni comfort, ma al contempo interamente fedeli all’ambientazione del 1944: pavimenti in legno, mura in pietra, camini, stufe, vecchi mobili e soffitti bassi: e tutto ciò che vi è all’interno richiama il passato, mantenendo viva la sospensione di incredulità e consentendo al partecipante un facile e immediato calarsi nel tempo della nostra narrazione e nel personaggio. Le baite, che rappresenteranno le case delle famiglie degli abitanti di Montelupo e altri luoghi della loro quotidianità (l’osteria, lo studio del medico, il fienile…) saranno private di ogni riferimento al mondo moderno. Per esempio, pur mantenendovi la luce elettrica, solo alcune lampadine saranno funzionanti e spesso si dovrà ricorrere a lumi ad olio, torce e lampadine di scarsa potenza. Il Villaggio delle Stelle è inoltre immerso in un bosco, circondato da vegetazione e da una natura incontaminata: ciò consentirà ai personaggi di muoversi non solo nell’ambiente antropizzato, ma anche per mulattiere e sentieri. Questo ci permetterà di vivere in maniera autentica e fedele anche l’esperienza della guerriglia tra i boschi. Tra i boschi, inoltre, sono presenti altri edifici e rovine, nascoste dalla vegetazione: anch’esse diverranno parte del nostro evento, e saranno rese nascondigli, covi, rifugi a uso delle fazioni partigiane.
OGGETTI DI GIOCO
Il nostro larp ha l’ambizione di ricreare un’esperienza tangibile e completa, decisamente più vicina alla rievocazione che alla rappresentazione simbolica. Per questo, gli oggetti quotidiani con cui si interagirà saranno il più possibile riadattati e camuffati per non rompere l’illusione narrativa: dalle radio che trasmetteranno musica dell’epoca, notizie e informazioni (o quelle militari, utilizzabili per comunicare con i vari comandi), alle banconote che serviranno per gli scambi commerciali e i piccoli traffici necessari, passando per volantini e manifesti stampati cercando di essere quanto più fedeli all’epoca. Cibo, sigarette e tabacco saranno forniti ai partecipanti o “razionati” (senza realmente privare nessuno di quanto gli è necessario per sopravvivere), e verranno utilizzati come materiali reali utili al conflitto e alle dinamiche del gioco. Tessere di partito, atti, carte d’identità, contratti, documenti per il ritiro del cibo: tutti faranno parte della dotazione fornita a ciascun partecipante in funzione del proprio ruolo. Gran parte del cibo non verrà cucinato dallo staff, ma fornito ancora grezzo ai giocatori: sacchi di farina, uova, legumi, latte, scatolette, salami, formaggi, verdure di stagione e materie prime da cucinare. Ciascuna baita è fornita di fornelli e pentole così come l’Osteria del paese sarà a disposizione dei partecipanti per organizzare le risorse fornite. Ai corpi militari, partigiani e nazifascisti, saranno fornite le armi. Si tratterà di repliche realistiche di armi da fuoco dell’epoca, a salve o con meccanismi simili, sicure e di legale utilizzo per attività rievocative o teatrali. Tutte funzioneranno grazie a repliche di munizioni di aspetto realistico, che verranno fornite ai giocatori insieme a tutto ciò che si rende necessario per combattere una guerra o una guerriglia. Saranno infine presenti un piccolo numero di repliche in materiale plastico (plastazote) di manganelli, randelli e altre armi da impatto, anch’esse completamente sicure ed innocue.
Prop personali
Oltre al costume, ricordate di costruire l’immaginario del vostro personaggio portando piccoli oggetti quotidiani a lui cari: santini, piccoli rosari, medagliette con Santi, ma anche fiaschette di alcolici, orologi da tasca, anelli, portafogli, e così via.Ricordiamo poi che l’evento è caratterizzato dal gioco continuativo e dall’immersività: non esisteranno “pause” per cambiarsi e rinfrescarsi, né luoghi “fuori gioco” veri e propri. Consigliamo di ponderare la possibilità di avere un ricambio di abiti “in gioco”.
Costumi
I costumi indossati durante l’evento dovranno essere quanto più realistici possibile e esteticamente adeguati all’autunno del 1944. Alcuni gruppi di personaggi (corrispondenti alle quote evento “Abitanti di Montelupo”, “Partigiano” e “Seguito delle SS”) saranno tenuti a preparare il proprio abbigliamento in maniera autonoma: è molto più semplice di quanto si creda riuscire a procurarsi un costume comodo, consono ed esteticamente appagante, visitando mercatini dell’usato o i vecchi armadi di parenti un pò attempati.
Segnaliamo la chat WhatsApp “Costumi Terre Spezzate” per chiunque cerchi consigli e aiuto sull’abbigliamento.
Per gli uomini consigliamo camicie, pantaloni “sartoriali”, a coste o lisci, gilet, cappelli di varia foggia, scarponi pesanti, o scarpe in cuoio o tela, quanto più in tema possibile (non saranno ammesse scarpe da ginnastica o scarpe da montagna tecniche colorate o di evidente look moderno).
Le donne potranno indossare gonne ampie, scialli, maniche a sbuffo, veli e foulard sopra la testa.
Noleggio costume
Molti personaggi delle forze nazifasciste riceveranno un costume dall’organizzazione, per questioni di uniformità stilistica. Ciascun corpo militare o paramilitare che avrà un ruolo nell’evento (l’esercito della RSI, le ausiliarie della SAF, le Brigate Nere e ovviamente le Waffen SS) ha necessità di mostrarsi univoco per divise e simboli. Le uniformi fornite ai giocatori saranno complete e dettagliate, dal cappello o elmo ai pantaloni, passando per camicia, cinturone, fondina della pistola, mostrine ecc. La biancheria non sarà ovviamente inclusa. Le scarpe, per l’estrema variabilità di taglie possibili, saranno anche in questo caso a carico del partecipante (si consigliano caldamente anfibi e stivali neri). Non appena lo staff avrà ultimato la pianificazione e gli acquisti necessari comunicherà dettagliatamente agli iscritti di questi gruppi cosa comprenderà ciascuna uniforme.
Ricordiamo che l’evento è caratterizzato dal gioco continuativo e dall’immersività: non esisteranno “pause” per cambiarsi e rinfrescarsi, né luoghi “fuori gioco” veri e propri. Consigliamo di ponderare la possibilità di avere un ricambio di abiti “in gioco”.
La biancheria intima: biancheria per quanto possibile coerente con l’evento (per esempio, chiediamo di evitare mutande, reggiseni e canotte di colori sgargianti, e di prediligere maglie di lana o comunque di cotone bianco o panna)