Personaggi

Il Giorno della Promessa comprende 23 personaggi e 9 personaggi leggeri. Potrai vestire i panni di nobili prestigiosi della corte lissiana o kellite, barbari delle tribù del nord o anche Alti Sacerdoti. Sono presenti due fazioni principali, i nobili del Regno Divino di Lissia e i nobili del Principato di Kelht. Sarà presente anche una piccola delegazione delle popolazioni barbariche del Grehen.

Ciascun personaggio sarà dotato di una scheda personale con storia, legami, aspettative, motivazioni e segreti che guideranno le libere scelte dell’interprete nello svolgimento del larp; ciascuno sarà il protagonista della propria trama.

Una trama dedicata sarà assegnata anche ai personaggi leggeri che riceveranno una scheda individuale più stringata, ma pienamente inserita nel contesto.

Gruppi di gioco

Lissia

Il Regno Divino di Lissia è un reame caratterizzato da un sistema feudale, diviso in tre principali Ducati ed un Marchesato. Scegliendo questa fazione ti troverai a giocare Duchi e Marchesi affezionati ad un medioevo tradizionale, dove l'onore cavalleresco è ciò che conta. La Lissia crede in un unico dio, Enkas del Sole, e ritiene che i propri sovrani regnino per diritto divino, in quanto suoi discendenti. Il colore della Lissia è il rosso e tutti i nobili sono soliti onorarlo indossando capi di abbigliamento dai colori caldi.

Kelht

Il Principato di Kelht è un regno progressista, nel quale comanda chi davvero ha fatto la storia. Scegliendo la fazione del Kelht ti troverai a giocare importanti Capi Gilda e uomini o donne d'affari. In questo regno la monarchia non è assoluta, ma affiancata nelle sue decisioni da un Consiglio dei Lord. Questo non vuol dire che il Kelht sia uno stato democratico: a sedere nel consiglio sono solo i più ricchi e sfarzosi mercanti del principato. I kelliti hanno una religione dualistica e affiancano al dio Enkas la dea Mahan, la luna. Il colore tipico del kelht è il blu e tutti i nobili sono soliti onorarlo indossando abiti dai colori freddi.

Grehen

Il Grehen è un popolo di tribù barbare situato a nord della Lissia, con cui è da sempre in conflitto. Scegliendo la fazione del Grehen giocherai un barbaro che crede nello sciamanismo e proviene da un popolo orgoglioso, ricco di tradizioni. La vostra sarà una piccola delegazione, solo una o due persone: una vera incognita per gli ospiti che ti hanno invitato in una terra da sempre in conflitto con il tuo popolo, nella speranza di forgiare una pace duratura.

Date di pubblicazione

• A febbraio pubblicheremo i “teaser”, una breve descrizione di ciascun personaggio. Ciascun partecipante potrà indicarci i personaggi che vorrebbe giocare, in ordine di preferenza.

• Ai primi di marzo assegneremo i personaggi cercando di accontentare il più possibile le richieste ricevute.

• Verso la metà di marzo, invieremo a ciascun partecipante la descrizione completa del personaggio ricevuto.

Temi delicati

Per questo larp abbiamo scelto di introdurre in gioco due temi che riflettono il pensiero comune dell’epoca medievale, ma che sono più delicati da trattare al giorno d’oggi: il sessismo e l’omofobia.

Per quanto riguarda il sessismo, culturalmente in Lissia le donne sono relegate a compiti di cura della casa e della famiglia e in gran parte tagliate fuori dalla vita politica del paese, in maniera non dissimile da quanto avveniva in Europa in epoca medievale e non solo. Anche in Kelth, per quanto sia più paritario da questo punto di vista, non sarà raro incontrare personaggi con visioni del mondo che ai giorni nostri considereremmo francamente sessiste. Inoltre, la questione della linea di successione del nuovo Impero, che potrà essere solamente maschile o meno, sarà uno dei temi centrali del larp.

Riguardo invece al pensiero dei personaggi sulle relazioni omosessuali, tutte le nazioni del gioco sono culturalmente omofobe, come lo era la nostra società nel corrispettivo periodo storico. Di conseguenza, ci saranno alcuni personaggi che potrebbero vivere sulla loro pelle queste discriminazioni nel corso del gioco.

Si è trattato in entrambi i casi di una scelta artistica deliberata, a cui abbiamo a lungo pensato durante la creazione del gioco. Questo perché come autrici riteniamo che affrontare temi simili in uno spazio sicuro come quello del gioco sia uno strumento prezioso: sia per far nascere riflessioni profonde su tematiche delicate, sia per parlarne con leggerezza, che non vuol dire superficialità, all’interno di un contesto ludico. Tuttavia, come persone che subiscono ogni giorno queste discriminazioni sulla propria pelle, capiamo che per alcuni possa essere difficile trovarsi a fronteggiarle anche all’interno di quella che doveva essere una fuga dalla realtà. Di conseguenza ritenevamo doveroso avvisare della presenza di questi temi all’interno del gioco, in modo che tutti ne siano consapevoli e nessuno venga colto alla sprovvista o si ritrovi in situazioni spiacevoli.