Ambientazione

L’unica cosa più radiosa del sole che filtrava dalla finestra era il sorriso di Giada, quando entravamo in classe, osservavamo il Libro Sacro sul tavolo e una voce ci sussurrava dolcemente: eccole qua, le mie Piccole Pietre Preziose.

1996.

Terra Preziosa era una comunità di famiglie, di singoli, di uomini e donne, adulti e bambini. Un centro di pace all’interno della città. Un porto sicuro. Felice. Terra Preziosa prometteva pace, benessere, protezione dalle fragilità e dal mondo esterno. Prometteva accoglienza a chiunque, a tutte le creature sperdute e in difficoltà.
La figura più carismatica era il suo Fondatore, Zeno Cristini. Un Guru. Chi entrava a far parte della sua Famiglia metteva tutto in comune: si spogliava di ciò che era suo, perché tutto era di tutti. Per essere a servizio della Famiglia. Tutto veniva prodotto all’interno della comune: non c’era denaro, solo frutti della terra. Non c’erano scuole, solo cure amorevoli degli educatori. Non c’era giudizio, solo la legge di Zeno, il fondatore, e della comunità.

Terra Preziosa era casa.


È lì che siete cresciuti.
Alcuni, pur giovanissimi, erano già affidati alla setta; altre, allora bambine o adolescenti, vivevano quell’esperienza avventurosa attraverso i loro genitori e ne subivano il fascino. Il mondo esterno era per voi un inesplorato covo di vipere e tutto, tutto ciò che conoscevate era Terra Preziosa. Ogni volto, ogni parola, ogni insegnamento sentito ripetere veniva da lì. Come un canto. Come una preghiera. E voi, cuccioli preziosi, le imparavate a memoria.
Questo eravate.
Piccole pietre preziose della comunità, e così vi chiamavano.


Poi vi fu il delitto.
Un delitto orrendo, terribile che scosse Terra Preziosa dalle fondamenta. E nulla fu più come prima. Una morte, poi uno scandalo. Provaste a ricostruire, a ripartire. Vedevate l’affanno dei vostri genitori, gli adulti inseguirsi nel tentativo di rimettere insieme i pezzi. Ma pochi anni dopo la comunità si sciolse. Ognuno andò per la sua strada e nessuno vide più gli altri, se non per caso. Le vite presero a scorrere diversamente e di quello spaventoso episodio fu quasi vietato parlare, come per un tacito accordo, come se il silenzio bastasse a cancellarlo.
Sono passati venticinque anni, ma è come se ne fossero passati cento. Erano stati tempi emozionanti, ma anche tempi da dimenticare.
Terra Preziosa era morta.

Oggi, il 2021.

I ricordi di Terra Preziosa sono ormai da anni sepolti nella mente di chi li ha vissuti, celati dietro una vita all'apparenza ordinaria.
Fino ad ora. Aprite i giornali. Cronaca nera. Ve ne accorgete subito: una morte diversa dalle altre, un cadavere che rimette in scena lo stesso delitto avvenuto nel 1996. Un delitto che conoscete bene. Vi manca il fiato. Non pensavate a Terra Preziosa da troppo tempo.
In questo momento, in questo preciso momento, sapete di dovervi muovere. Che il tempo sta scorrendo. Che la verità vi sta chiamando.
Chiudete gli occhi.

Tutto ha di nuovo inizio.