I VIAGGIATORI

Molti sono i viaggiatori disposti ad affrontare l’oscurità pur di raggiungere la Cittadella e la sua rinata Fiera d’Estate. Essi sono diversi fra loro, così come sono diverse le terre da cui provengono e le storie che hanno da raccontare.
LA RINASCITA DELL’ISOLA DI RIMFJORD

Viaggiatori che giungono dall’Arcipelago delle Sei Sorelle

Hanno attraversato il mare periglioso, per recarsi alla Fiera d’Estate, provengono dalla stessa isola, ma le ragioni che li spingono sono diverse.

Rimfjord è una delle isole più grandi dell’arcipelago delle Sei Sorelle, ed è sempre stata prospera, ricca e fortemente ancorata alle antiche tradizioni. Durante gli anni di guerra è rimasta isolata, quando il conflitto è finito sono stati risparmiati dalla peste, ma i commerci erano fermi, e con solo quello che l’isola produce la fame è stata la terrificante nemesi di questo popolo fiero. Indeboliti e decimati, la sempiterna battaglia contro le temibili bestie marine che infestano i mari è diventata sempre più ardua, interrotti i frequenti commerci, le sparute navi che ancora solcano le acque per fare scambi col continente e le barche dei pescatori vengono affondate tanto, troppo spesso.
L’isola deve rinascere, e in fretta, lo Jarl di Rimfjord è malato da anni e si sta spegnendo lentamente, non c’è accordo su quale dei figli gli succederà. Il mistico ha letto nelle Sacre Rune che gli Dei mostreranno il loro favore a uno dei due, durante un’ardua cerca oltre il mare, e dal loro successo dipenderà la prosperità dell’isola; così sono partiti. Ma c’è anche chi è convinto che non saranno misticismo o eroico coraggio a guarire i mali di Rimfjord, bensì navi veloci, commerci, denaro e alleanze. La Fiera d’Estate è la destinazione di tutti loro, legati da amicizie e parentele, ma divisi nell’immaginare il futuro e su cosa occorra per salvarlo.
L'ANELLO DELL'ALLEANZA

Viaggiatori che giungono dall’Avamposto dell’Impero: Zelenkirchen

Stranieri in terra straniera, a loro spetta il compito di sanare le antiche ferite della guerra che avvelenano il cuore di tanti loro vicini, creare nuovi scambi commerciali e alleanze. La Fiera d’Estate è l’occasione buona per cambiare le cose.

Zelenkirchen è un piccolo regno confinante con i territori di Novigrad, ed è anche stata l’unica regione conquistata dall’Impero durante la guerra. Ora è un Avamposto Imperiale e mantiene una rigida gerarchia militare al comando, che risponde direttamente all’efficiente apparato burocratico dell’Imperatore.
La delegazione in partenza da Zelenkirchen è composta da membri in vista della guarnigione ed ha ricevuto ordine di stringere proficui rapporti commerciali e politici con i regni confinanti. La missione è particolarmente ardua poiché furono soldati pari loro, con le stesse insegne che ora garriscono sulle torri della guarnigione di Zelenkirchen, a portare guerra e miseria in queste terre.
Il Capitano della Guarnigione, che ha de facto il potere di un barone, è di origini plebee e ha guadagnato servendo nell’esercito la propria posizione di comando, ma l’Imperatore, nella sua infinita magnificenza, ha promesso al Capitano un titolo nobiliare se gli incarichi affidati andranno a buon fine, si tratta di un’onorificenza che viene concessa con parsimonia e che di certo fa gola a molti. Gli Imperiali di Zelenkirchen sono tutti inquadrati nei ranghi militari ma ciascuno lascia alle spalle le mura sicure dell’avamposto con aspettative diverse, nei confronti della Fiera d’Estate, ma anche su come portare a termine gli ordini ricevuti dalla capitale, forse qualcuno ha il cuore pesante all’idea di partire, forse qualcuno non ha alcuna intenzione di tornare.
L’ORGOGLIO DEL NORD

Viaggiatori che giungono dai Regni del Nord

Viaggiano insieme lungo la strada che conduce alla Cittadella per la Fiera d’Estate, ma provengono da regni diversi. Il cammino, insieme alle difficoltà delle terre da cui provengono, sono le uniche cose che accomunano i blasonati viandanti e i loro compari. O forse la guerra li ha uniti anche nel desiderio di rivalsa, e di vendetta.

I regni del nord hanno pagato il prezzo più salato di tutti, la guerra è stata impietosa, e così gli anni di peste e carestia che ne sono seguiti. Le disgraziate condizioni in cui versano questi territori hanno posto una tregua ai conflitti armati e ai tentativi di conquista reciproca che hanno caratterizzato questi regni in passato, ma non hanno attenuato gli odi, le invidie e le recriminazioni che da sempre li animano.
Tre piccole compagnie provenienti da nord si sono unite nel viaggio verso la Cittadella, la necessità di affrontare le perigliose strade è la ragione che li fa camminare gli uni a fianco agli altri.

Un gruppetto è partito dal baronato di Rostov: estese foreste fin dove l’occhio si perde, fitte e ombrose, villaggi e castelli lungo il fiume che un tempo trasportava legname verso Novigrad. Ora quei boschi maestosi sono territorio di caccia di creature indicibili, e così i piccoli villaggi. Sopravvive, Rostov, ma pagando un tributo di sangue sempre più alto.

Dal Ducato di Nitrya, montuoso e storicamente ricco di pietra e metalli che venivano commerciati con tutti i regni limitrofi, giunge nientemeno che l’erede del regno, insieme ad una buffa figura. Viaggiano verso la Fiera d’Estate forse per ristabilire proficui accordi commerciali, o forse per comprare cereali per sfamare la sua gente. Nonostante la peste sia ormai passata, infatti, si dice che le miniere sui monti fatichino a riprendere i lavori di estrazione e che la popolazione sia allo stremo dalla fame.

Mariberg è senza dubbio il regno del nord più religioso, i conti che governano la regione hanno aperto le porte alla Chiesa della Fiamma Imperitura decenni fa e da allora non pochi regnanti erano anche investiti del potere spirituale, oltre che temporale. Gira voce che a Mariberg, per ragioni sconosciute, la peste continui imperterrita a mietere vittime, mentre i fedeli si flagellano e si battono il petto e gli untori vengono impiccati.
IL GUANTO DEL POTERE

Viaggiatori che giungono da Novigrad.

Dalla vicina Novigrad, gioiello del nord, arriva il gruppo più numeroso. La Cittadella è da oltre mezzo secolo sotto la protezione della grande città, paga le tasse, e le famiglie hanno a volte rapporti anche stretti con mercanti e personalità di Novigrad. La guerra e poi la carestia hanno reso difficili gli spostamenti e raffreddato questi rapporti. Ma la Fiera d’Estate è l’occasione per riprendere in mano i vecchi affari.

La Fiera d’Estate, prima che la guerra interrompesse questa tradizione, era molto frequentata dalla gente di Novigrad, ma ora viaggiare è un lusso che possono permettersi in pochi: è troppo pericoloso. Tra le belle vie della città gira voce che alcune famiglie siano dubbiose sul fatto che il mercato che un tempo dava lustro alla Cittadella possa ripartire, tuttavia alcune delle personalità più importanti della città hanno deciso di andare, così come un drappello di ecclesiastici della Chiesa della Fiamma Imperitura.
Per molti è l’occasione per accrescere fortuna e prestigio personali, regolare antiche dispute e accrescere il proprio potere sulla Cittadella, ma non solo. Se il tempo della rinascita è finalmente giunto, allora la Cittadella deve tornare sotto l'ala protettrice e lo sguardo attento della potente Novigrad, nella salda presa del Consiglio di Novigrad e della Fiamma Imperitura. La mano di Novigrad si allunga sul borgo, e se sarà guantata di velluto o di ferro è tutto da scoprire.
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