AMBIENTAZIONE
INTRODUZIONE

“Vi vedo, radunati di fronte a me, per lunghi anni di guerra siete stati terrorizzati, affamati, rassegnati. L’Impero e i riottosi Regni del Nord si sono dati battaglia, lasciando le vostre terre in agonia.
Dopo la guerra, la peste e la carestia vi hanno flagellato, e creature d’incubo hanno attaccato villaggi e fattorie. Hanno mietuto vittime... indisturbate.
I vostri Re, i vostri baroni, i vostri soldati vi hanno abbandonato, e allora avete rivolto lo sguardo agli Dèi, lasciato misere offerte ai templi della Fiamma Imperitura, implorato nelle vostre preghiere “perché ci avete dimenticato, perché ci condannate al terrore e all’agonia?”.

Sciocchi! Le cause delle vostre disgrazie erano antiche, ed invincibili.
Il Male si fece strada nel nostro mondo in un tempo che nessuno ricorda, e da allora prospera e si avvinghia e stringe, come l’edera velenosa si avvinghia al tronco dell’albero.
La Magia ed ogni sua emanazione sono gli infausti semi del Male.
L’immonda progenie di mostri i suoi neri germogli.
L’ambizione e il peccato degli uomini la sua linfa vitale. Vostra era la colpa!

Carri grevi di corpi appestati hanno solcato le strade, la nera piaga ha riempito le fosse.
Le forche si sono piegate al peso di stregoni, maghe, erboristi e studiosi, chiunque congiurasse con il Male ancestrale veniva travolto dalle Purghe della chiesa, ma il peccato può celarsi in ogni cuore, in ogni casa, e le colpe degli uomini attraggono la disgrazia, come il sangue fresco attira la bestia famelica.

Ed ora, scorgo nei vostri occhi la flebile speranza che le vostre vite tornino prospere, com’erano un tempo. Che la Cittadella torni ricca come prima della guerra, della carestia e della peste. Riusciremo a farci strada verso la Luce? Questa è la domanda silenziosa che alberga nel vostro cuore.
Non saranno i denari, la fama, l’opulenza a crearvi rifugio dal Male…

La Cittadella si addoba a festa per la Fiera d’Estate, ma un bell’abito non basta a mascherare gli immondi segni della corruzione. La speranza di un futuro radioso è il principio di una nuova strada, se vi condurrà alla salvezza o alla dannazione è ora nelle vostre mani…”
UN MERCATO DI SANGUE

La nostra storia è ambientata in un piccolo borgo, chiamato la Cittadella, che prima della guerra era un luogo prospero, ricco di commerci, e sede di un grande mercato famoso in tutti i regni: la Fiera d’Estate.
Dopo lunghi anni di tribolazioni, miseria e morte, i tempi sembrano maturi per tentare di ricostruire i fasti di un tempo, ed ecco che in tutti i Regni del Nord, nella vicina città di Novigrad, persino presso le contrade del potente Impero e sulle coste delle isole vichinghe oltre il mare, è giunta la notizia del mercato. Piccoli gruppi di viaggiatori sono in marcia per raggiungere la Cittadella, al fine di stringere nuovi commerci e alleanze, di ricostruire un futuro più roseo a dispetto di un mondo impervio e pericoloso.
AMBIENTAZIONE ESSENZIALE

Il focus dell’ambientazione è la Cittadella, ma per capire come essa sia influenzata dal mondo esterno, diamo una scorsa a cosa c’è fuori dalle sue mura…

La Cittadella è un borgo libero, amministrato da un consiglio cittadino eletto tra i membri delle famiglie più abbienti. E’ geograficamente situata nella vasta regione nota come Regni del Nord, e si trova a pochi giorni di cammino dall’enorme città libera di Novigrad, di cui è parte secondo antichi accordi. Le famiglie della cittadella pagano tasse a Novigrad in cambio di protezione armata delle strade circostanti, ed in caso di invasione da parte di qualche regno circostante.

I Regni del Nord sono una vasta regione settentrionale; anticamente uniti sotto l’egida di un unico Re e dei suoi vassalli, ormai da tempo i singoli domini sono amministrati da nobili locali e dai loro cavalieri. Riottosi, ambiziosi e desiderosi di espandersi, i Regni del Nord forgiano talvolta fragili alleanze, o si impegnano in conflitti per ampliare i propri territori. La città libera di Novigrad, così come la Cittadella sua satellite, fanno geograficamente parte dei Regni del Nord, e la stessa Cittadella fino a 50 anni fa era il castello del Barone Grunwald.

Novigrad Di gran lunga la città più grande e popolosa dei Regni del Nord, Novigrad non è soggetta ad una famiglia nobile, ma ormai da due secoli si è autoproclamata indipendente, ed è amministrata da un Consiglio eletto dai cittadini più ricchi e comandata dal Ierarca, scelto dal consiglio tra gli alti prelati della Chiesa della Fiamma Imperitura.
Oltre alle vaste campagne che circondano la città e la riforniscono di materie prime, Novigrad ha il porto più grande del Nord e, fatta eccezione per alcune città imperiali, è anche la metropoli più grande del mondo. Migliaia di abitanti, senza contare i forestieri, alte mura, strade lastricate, mercati coperti, piazze, banche, le corporazioni di tutti i mestieri immaginabili, un castello, torri e ville patrizie, un corpo di guardia da mozzare il fiato, Novigrad è tutto questo. Inoltre, tra le mura cittadine, si è sviluppato il culto della Fiamma Imperitura, che non solo è di gran lunga la religione più seguita nei Regni del Nord, ma è anche l’unica ammessa in città.
La Fiamma Imperitura è simbolo della perseveranza umana e della luce che guida attraverso le tenebre. La fiamma è progresso, ed annuncia l'avvento di giorni migliori.
I chierici della Fiamma Imperitura vigilano sulla fede come pure sui templi, in cui un fuoco brucia incessantemente. Gli inquisitori sono preti investiti della sacra missione di scovare e punire blasfemie, incantesimi, adoratori del male ed evocatori di mostri. Durante i tempi bui causati dalla carestia e dalla peste, l'inquisizione ha processato e ucciso migliaia di eretici, le impietose campagne purificatrici della Chiesa sono note oggi con il nome di Grandi Purghe.

L’Arcipelago delle Sei Sorelle
Un arcipelago di isole belle quanto impervie domina sui mari del Nord, i suoi abitanti sono guerrieri formidabili, abili artigiani e scaltri commercianti, benché tradizionalmente fossero feroci razziatori e secondo alcuni ancora lo siano. Ogni isola è governata da uno Jarl, e benché non ci sia mai stato un Re delle isole, e spesso siano in lotta le une con le altre, capita che si uniscano per una grande impresa o per fare fronte comune ad una minaccia. Gli isolani hanno tradizioni e miti propri, Dèi e riti antichi, si dice infatti che più di qualsiasi altro popolo siano rimasti legati alle proprie origini. L’isola più grande delle Sei Sorelle è Rimfjord.

L’Impero
A sud del Regni del Nord si estende, gigantesco e tentacolare, l’Impero. Composto da una miriade di regioni, contrade e città conquistate nel corso dei secoli, l’Imperatore ha al proprio servizio un enorme esercito centrale ed un apparato burocratico che si occupa di tasse e leggi su tutto il territorio. I nobili, spesso discendenti di regnanti che piegarono il ginocchio, mantengono terre e titolo, ma sono sudditi dell’Imperatore non meno di artigiani e contadini. In alcuni casi, i fedeli condottieri dell’Imperatore vengono premiati con un titolo nobiliare. Nell’ultima guerra di conquista, l’Impero si è espanso a settentrione annettendo il piccolo regno di Zelenkirchen, che ora è l’Avamposto Imperiale confinante con i Regni del Nord, e con i territori della Cittadella.
CRONOLOGIA

Oltre 50 anni fa: La Cittadella è il Castello di Grunwald, di proprietà dell’omonina casata.

50 anni fa ca.: La famiglia artigiana degli Altendorf e i Godfrei, cavalieri dei Grunwald, organizzano una sommossa popolare, sterminano i nobili e dichiarano l’indipendenza della Cittadella. L’ultimo barone, ucciso dai suoi sudditi insieme alla sua famiglia, è Valick Grunwald.

40 anni fa ca.: La Cittadella e la città di Novigrad prosperano. La Chiesa della Fiamma Imperitura ottiene maggiori potere, viene eletto un ecclesiastico come nuovo Ierarca, tradizione che rimarrà immutata da allora. Alla Cittadella si svolge la prima Fiera d’Estate.

30 anni fa ca.: L’esercito Imperiale si mette in marcia per conquistare i Regni del Nord, inizia così una sanguinosa guerra destinata a durare circa 20 anni.

10 anni fa: L’Impero si ritira dai territori del nord, la sua unica vittoria è aver conquistato il piccolo regno di Zelenkirchen, ora avamposto imperiale.

10 anni fa: I Regni del Nord, Novigrad e Cittadella incluse, sono in ginocchio. Le campagne svuotate e razziate. Una terribile carestia miete nuove vittime, e quelli che non uccide la fame, è la peste a portarseli via.

4 anni fa: In tutti i Regni del Nord, Novigrad e Cittadella incluse, la peste smette di mietere vittime.

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