Esperienza

Chi gioca larp e ne conosce le regole fondamentali sa che la sua esperienza sarà per prima cosa calarsi in un personaggio, viverne le emozioni, comportarsi e reagire come reagirebbe lui di fronte alle situazioni che la storia dipana. E chi si avvicina al mondo del larp per la prima volta sa che questa è la regola numero uno a cui attenersi. Vivere un larp, soprattutto un larp di impatto cinematografico, vuol dire essere come dentro un film, un film di cui essere al contempo spettatore e protagonista e di cui costruire la storia pezzo per pezzo.

Novecento accanto a ciò offre un’esperienza nuova. I partecipanti si troveranno infatti a calarsi nei panni non di uno ma di più personaggi, in momenti diversi del Secolo scorso, o, in alcuni casi, di un personaggio che invecchia nel corso della storia e ne subisce i mutamenti.

60 anni di storia, quattro atti, quattro famiglie

La storia di Novecento, infatti, ha inizio nel 1912, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, e copre un arco di 60 anni per terminare nel 1972 durante gli anni di piombo. Al suo centro quattro famiglie che vivono nello stesso podere di campagna, due di possidenti, rivali tra loro, e due contadine al loro servizio. E naturalmente i loro conflitti, le passioni, gli amori, le amicizie spezzate e quelle che durano una vita, i sogni, le speranze, sullo sfondo di un’Italia che cambia. Del cambiamento le quattro famiglie si fanno specchio e riflesso e ad ogni atto tornano ad incontrarsi, diverse come il mondo fuori dalle mura del podere di cui giungono gli echi.

Se l’omonimo film di Bertolucci a cui il nostro larp si ispira era diviso in due atti, la nostra storia invece sarà suddivisa in quattro, con cadenza di vent’anni che li separa l’uno dall’altro. Durante gli intervalli vi sarà il tempo di calarsi nel nuovo personaggio, mentre la scenografia attorno cambia, come gli umori e gli eventi che segnano i 50 protagonisti di Novecento.

Destini segnati

Quando la festa sta per finire, di' che sono morto. Digli che sono morto, ma che continuino a ballare. Burt Lancaster in Novecento

Esperienza nuova significa anche giocare sapendo ciò che accadrà dopo, vivere un atto per dare al vostro personaggio le emozioni e i comportamenti che lo porteranno a diventare ciò che sarà nell’atto successivo.

Nella preparazione del vostro Personaggio riceverete infatti non un solo Profilo, ma quattro profili, uno per ogni atto. Ci sarà sempre spazio per la sorpresa e la segretezza, perché solo voi saprete come sarà diventato dopo lo spazio di quei vent’anni e avrete solo informazioni vaghe sugli altri personaggi del podere.

Poiché col passar degli anni tutto accade, anche la morte e le generazioni si avvicendano, ad ogni capitolo alcuni personaggi possono essere usciti di scena. Rientrerete quindi in gioco nei panni del figlio o del nipote del vostro personaggio precedente. La vostra uscita di scena può avvenire nel corso dell’atto o nell’intermezzo tra un atto e l’altro, attraverso una meccanica che sarà più dettagliatamente spiegata nella Guida Evento e nei workshop. Ma soprattutto, fatta eccezione per rarissimi casi, sarete voi gli artefici del suo abbandono da questo Secolo.

Cambio di scena, cambio d’abito

Una delle gioie del larp, per molti, consiste nella preparazione del Costume. Anche qui vi diamo l’occasione di vivere un’esperienza quadrupla, preparando un “poker di costumi”. Nel viaggio attraverso il Secolo infatti i personaggi cambieranno non solo interiormente per l’influsso che gli eventi storici avranno su di loro, ma anche esteriormente, seguendo le mode dell’epoca.

Novecento sarà infatti come vivere quattro larp in uno, preparando un bagaglio di costumi adeguati che dagli albori del Secolo confluiranno negli Anni Settanta.

Gli intervalli vi daranno il tempo di “cambiare pelle”. Come sempre i costumi non dovranno essere un’attenta ed impeccabile ricostruzione della moda di quell’anno, ma semplicemente riflettere il mood del periodo storico che ogni atto rappresenterà, quindi basteranno dei motivi ispiratori perché ci si possa calare nel clima e, soprattutto, vivere il passare del tempo.

Un giorno qualsiasi

Quel giorno di febbraio è un giorno come tanti. Ma non per chi vive al podere. Al podere è una ricorrenza particolare. La nostra storia inquadra i suoi protagonisti con la cadenza di vent’anni sempre nello stesso giorno, per fotografare come ogni vent’anni sarà vissuto in modo diverso.

Saranno quattro episodi nei quali accadranno eventi particolari, ma come svilupparli sarà nelle vostre mani, perchè a disegnare la vicenda saranno soprattutto i legami e gli intrecci tra i vari personaggi, i loro conflitti interiori, le separazioni, le rivalità, le ambizioni. Novecento è un larp di sentimenti, di emozioni, di relazioni.