Ambientazione

This is the West, Sir.
When the Legend becomes fact, print the Legend!
(L’uomo che uccise Liberty Valance)

Il West tra storia e leggenda

La Storia del West ci è stata per lo più tramandata attraverso la lente del Cinema. Dove Storia e Leggenda si fondono.

E così sarà anche Dodge Town. Un luogo che non trovate sulle mappe perché non è mai esistito, ma simbolo di tanti altri luoghi che hanno punteggiato la Frontiera. Gli eventi storici faranno da sfondo alla nostra storia e si ripercuoteranno sulle vicende della comunità e dei singoli personaggi e sui cambiamenti che vivranno. Il background è dunque accurato e reale: la Guerra di Secessione, la cerca dell’Oro, l’istituzione del Territorio del Montana, il crogiuolo di culture, i conflitti con gli “Indiani” sono tutti elementi che si ritroveranno col procedere degli anni.

Ma al contempo Dodge Town è popolata da personaggi e vicende che si rifanno all’immaginario cinematografico, quelle icone western che noi tutti amiamo.
Non temete di interpretare uno stereotipo. Il western è fatto di stereotipi, di battute leggendarie ripetute a memoria, di cappelli a larga tesa, speroni e duelli al tramonto.
Quello che tutti noi racconteremo è il nostro West, specchio della Storia, ma anche quello che ci ha fatto sognare davanti allo schermo e ha popolato la nostra fantasia.

È un West freddo, duro, notturno, spietato, circondato da montagne innevate, dove i viaggiatori affrontano intemperie e nemici inseguendo una speranza vaga e una meta incerta, verso un confine ancora invisibile. Oppure si fermano per stanchezza, disperazione, fuggendo dai fantasmi del loro passato, sono gente indurita dalla vita, che lotta per un fazzoletto di terra. Ma è la loro terra. È Dodge Town. È il West.

Breve storia del Montana

La prima spedizione statunitense a raggiungere il Pacifico via terra fu, tra il 1804 e il 1806, l'impresa di Lewis e Clark, che esplorò anche le Montagne Rocciose. Le abbondanti popolazioni di castori e altri animali dalla pelliccia pregiata attirarono cacciatori e commercianti, spesso affiliati a grandi compagnie come la Compagnia della Baia di Hudson e l'American Fur Company. I primi insediamenti europei nell'attuale Montana furono proprio centri di scambio per il commercio di pellicce, come Fort Union e Fort Benton, fondati a partire dagli anni '30.

Questi centri divennero anche luoghi di incontro e commerci tra i coloni europei e i nativi americani, come i Piedi Neri (Niitsitapi), le Teste Piatte (Salish), i Crow (Absaroke) e i Sioux (Lakota), che da secoli abitavano la regione. I rapporti tra questi popoli e i commercianti di pellicce erano generalmente pacifici, ma non mancavano i conflitti tra i nativi e, occasionalmente, con gli europei.

I Testa Piatta avevano sentito parlare delle miracolose medicine delle "tonache nere" e nel 1841 riuscirono finalmente a ottenere che cinque gesuiti si trasferissero nella loro terra, fondando il primo insediamento europeo permanente, la Missione di Santa Maria. Nove anni più tardi la Missione fu abbandonata in seguito alle incursioni dei Piedi Neri, che la rasero al suolo.

Nonostante il Montana fosse considerato inadatto all'agricoltura a causa del clima rigido e della breve stagione di crescita, alcune aree come le valli del Bitterroot e del Clark Fork offrivano terreni fertili dove i coloni iniziarono a stabilire fattorie e ranch. L'allevamento di bestiame crebbe rapidamente e i coloni trovarono opportunità nella fornitura di carne e altri prodotti a minatori e cercatori d'oro.

Le scoperte di oro a Bannack nel 1862 e ad Alder Gulch nel 1863 segnarono un punto di svolta per l'immigrazione in Montana. La febbre dell'oro attirò migliaia di cercatori e coloni, portando a un'esplosione demografica e alla fondazione di villaggi minerari. Oltre all'oro, si scoprirono anche giacimenti di altri minerali preziosi come l'argento, il rame e il carbone.

Il governo degli Stati Uniti, con leggi come il Preemption Act del 1841 e l'Homestead Act del 1862, offriva ai coloni terreni a basso costo o addirittura gratuiti, a condizione che li coltivassero e vi risiedessero per un periodo minimo di tempo. A mano a mano che sempre più persone si stabilivano nella regione, aumentava la richiesta di strade, ponti, scuole e chiese, creando opportunità per carpentieri, muratori e altri artigiani.

Durante la Guerra Civile americana, iniziata nel 1861 e destinata a durare diversi anni, il Montana non era ancora uno Stato e neppure un Territorio, ma costituiva la parte più remota e impervia dei dei Territori del Dakota, di Washington, dell'Idaho. Poco popolato e molto distante dai campi di battaglia, visse il sanguinoso conflitto in modo diverso rispetto agli Stati dell'Unione e della Confederazione. Non fu teatro di alcuno scontro militare significativo e la vita quotidiana proseguì indisturbata per molti abitanti.

La popolazione locale, all'epoca composta principalmente da cercatori d'oro, pionieri, commercianti e alcuni agricoltori, si concentrava sulle opportunità di guadagno più che sulle questioni politiche nazionali, pur contando simpatizzanti per entrambi gli schieramenti. Molti immigrati provenivano dagli Stati dell'Unione, a Nord; ma c'era anche una presenza significativa di persone provenienti dal Sud, che mantenevano legami culturali e politici con la Confederazione.

L'oro estratto nelle Montagne Rocciose fu in parte utilizzato per finanziare le spese militari dell'Unione, rendendo il territorio rilevante per la guerra, nonostante la sua distanza dai fronti di battaglia. Anche per questo molti speravano che il Presidente Lincoln riconoscesse finalmente l'autonomia del Montana: nel gennaio del 1864 il Congresso non aveva ancora concesso l'agognato status di Territorio, ma c'era chi diceva che ormai fosse solo questione di tempo.

Con l'assenza di un forte governo centrale e la crescita della popolazione si moltiplicarono i problemi di legge e ordine. In alcune comunità furono eletti sceriffi e formati gruppi di vigilantes, talvolta in lotta tra loro, talvolta sospettati di essere gli stessi banditi che avrebbero dovuto contrastare…

Gli Stati Uniti: viaggiare nel 1864

Dodge Town

Il Primo Insediamento

Alla metà dell’Ottocento Dodge Town ancora non esisteva. Solo una piccola posta dove dei trapper smerciavano le loro pelli. Ma fu quella la prima pietra di Dodge Town. Presto furono raggiunti da due famiglie di mandriani che stavano spostando il loro bestiame e poi, a poco a poco, altre famiglie vi si stabilirono. I cacciatori di pelli e le prime famiglie sono ancora lì, guardando sempre con una sorta di sospetto i nuovi arrivati.

Il Villaggio

Con l’inizio della corsa all’oro Dodge Town divenne un piccolo villaggio lungo la via. Carovane passavano e sostavano e alcune famiglie decisero di fermarsi e restare, costruendo lì la loro casa. Con l’apertura del Bozeman Trail, man mano che circolavano voci sull’oro nelle non lontane Bannack e Alder Gulch, la piccola Dodge Town iniziò ad espandersi. Ora è abitata da famiglie di carpentieri, allevatori di bestiame, è giunta da poco anche una famiglia borghese, hanno origini diverse ma convivono, c’è perfino un piccolo saloon anche se è un’ambizione chiamarlo tale, e lo scorso anno si è insediato uno Sceriffo. Molti abitanti sono tuttavia scontenti dell’operato suo e dei suoi uomini e pensano sia giunto il momento per la comunità di nominare un proprio Sceriffo tramite elezione.
Intanto la Guerra di Secessione infuria lontana da Dodge Town. Ma che tra le famiglie vi abbiano trovato riparo alcuni soldati in fuga dal sangue e dagli spari della guerra?

Mappa di Dodge Town e dintorni

La Foresteria

Poco più a nord, ai margini del villaggio, si è stabilita una famiglia di affittacamere. Le leggende e le dicerie che circolavano sull’oro avevano attratto nuovi cercatori e la famiglia O’Brien, che aveva innato il senso degli affari e gestiva infatti la bottega di Dodge Town, aveva aperto le sue porte ai molti viaggiatori di passaggio. Vi si erano fermati alcuni commercianti, vari uomini in cerca di fortuna e una strana accozzaglia di individui, alcuni solitari e tenebrosi altri chiassosi, che non si sapeva da dove venissero, ma erano diretti ad ovest, dove il passo era stato bloccato dalle nevi e una tormenta li aveva costretti ad interrompere il viaggio e restare. Dodge Town non aveva mai visto tanta gente e soprattutto tanti sconosciuti come in quei giorni, dopo che la bufera di neve si era calmata.

Gli Indiani

Durante il larp, per evocare le atmosfere dell’epoca e il punto di vista dei coloni, useremo il termine “Indiani” per definire i Nativi Americani. Per lo stesso motivo usiamo quel termine in questa descrizione di ambientazione. Nei materiali destinati ai Personaggi Giocanti indiani tenderemo a usare i nomi della nazione specifica, ad esempio Apsaroke (“Crow”) o Oglala Lakota (“Sioux”)

La nostra storia inquadra soprattutto su due nazioni indiane, cui apparterranno tutti i Personaggi Giocanti. Queste due nazioni godevano di reputazioni diverse presso i coloni: si tratta dei Testa Piatta (pacifici, spirituali, cooperativi) e dei Crow (astuti, fieri, pragmatici).

Sullo sfondo, potrebbero agire o essere menzionati Personaggi Non Giocanti appartenenti ad altri due popoli: i Piedi Neri (territoriali, feroci) e i Sioux (ostili, implacabili). Le variegate confederazioni, nazioni e tribù di nativi americani sono molto più numerose di così, ma non saranno trattate nel larp.

Testa Piatta

Popolo pacifico e diplomatico che coltiva relazioni amichevoli con i coloni e cerca di evitare le aggressioni di altri indiani

Diversi coloni hanno un'opinione relativamente favorevole dei Testa Piatta, che considerano una tribù pacifica e cooperativa. La loro disposizione amichevole e l’antica collaborazione con i missionari gesuiti li rende alleati preziosi per i coloni, che tendono a fidarsi di loro più che di altre tribù e talvolta li vedono come un ponte tra i due mondi. Nessuno sa con certezza perché gli europei abbiano coniato il nome “Testa Piatta”; loro chiamano se stessi Salish.

Crow

Cavalieri astuti e indipendenti, abili nelle alleanze strategiche con i bianchi e nella difesa del loro territorio.

I coloni vedono i Crow come astuti e pragmatici, una tribù che è disposta a collaborare con loro per ottenere benefici reciproci. Sebbene i Crow mantengano la loro indipendenza, sono visti come utili alleati contro altre tribù più ostili, come i Piedi Neri e i Sioux. Diversi coloni rispettano i componenti del popolo crow per la loro utilità e li considerano gente fiera ma ragionevole. I Crow chiamano se stessi Absaroke.

Altre nazioni (solo PNG)

Piedi Neri: guerrieri spietati, in costante lotta per difendere le loro risorse e territori, nella parte settentrionale delle Grandi Pianure, a nord di Dodge Town.

Sioux: guerrieri mobili e indomiti, impegnati in frequenti conflitti con coloni o altri indiani per il controllo delle Grandi Pianure, a sud di Dodge Town. Gli europei chiamano “sioux” una confederazione di molte nazioni diverse, accomunate da lingue e culture simili.

I nativi americani nell’immaginario dei coloni europei

Dal “selvaggio” al “buon selvaggio”, i coloni vedevano gli Indiani attraverso la lente dell’esotismo e del pregiudizio. Segue una raccolta di stereotipi, non solo negativi, comunemente associati ai nativi americani nel periodo storico in cui è ambientato Dodge Town.

Stereotipi negativi

Barbari crudeli: violenti e privi di morale, pronti a compiere atti di violenza senza motivo.
Ignoranti e primitivi: arretrati, incapaci di comprendere la cultura europea e di civilizzarsi.
Ubriaconi: inclini all'alcolismo, spesso usato per giustificare il loro sfruttamento.
Indolenti e pigri: riluttanti al lavoro e incapaci di adottare lo stile di vita europeo.
Poco affidabili e traditori: inaffidabili nelle trattative, imprevedibili e bugiardi
Stupidi e superstiziosi: legati a credenze magiche, incapaci di comprendere il mondo scientifico.

Stereotipi positivi

Conoscenza della natura: ammirati per la loro capacità di sopravvivenza e la connessione profonda con l'ambiente naturale.
Lealtà e onore: alcuni coloni li vedevano come leali e giusti negli accordi e nelle alleanze.
Pacifismo e spiritualità: alcune tribù venivano considerate pacifiche e dotate di una saggezza perduta.
Nobili guerrieri: ammirati per il coraggio in battaglia, visti come valorosi e onorevoli. Stereotipo poco diffuso presso chi avesse davvero subito attacchi di indiani ostili, ovviamente.

Insulti razziali

Pellerossa (redskins): usato per indicare il colore della pelle dei nativi in modo denigratorio.
Selvaggi (savages): uno dei termini più comuni per descrivere gli indiani, riferendosi alla loro asserita mancanza di civiltà secondo gli standard europei.
Pagani (heathens): Termine che li dipingeva come non cristiani, quindi inferiori o moralmente corrotti.
Mangiacani (dog-eaters): Usato per denigrare le abitudini alimentari di alcune tribù, in particolare quelle che includevano il consumo di carne di cane.
Injuns: intraducibile in italiano. Corruzione di "Indians", usata in modo dispregiativo.

Costumi dei nativi americani

Ciascuno dei quattro popoli indiani rappresentati nel larp ha uno stile di abbigliamento distintivo. Questo stile è in parte ispirato alle (scarne) fonti storiche che abbiamo trovato, in parte adattato a esigenze pratiche (riconoscibilità dei costumi, facilità di realizzazione).

Vedi pagina Costumi