I MISTICI PITTI
La fede degli uomini dà forma al mondo
INTRODUZIONE
Gli spiriti sono irrequieti. Il popolo pitto, legato ad essi da millenarie tradizioni, è certo che la fine si stia avvicinando. Custodi dell'Antica Legge, sono i soli a poter intervenire contro la crudele sorte a cui le vite del Nord stanno andando incontro. I seguaci degli spiriti vanno protetti ad ogni costo, ma due ideali si scontrano a questo proposito: gli uomini della Lince intendono accogliere le vulnerabili schiere brumiane, per sfruttarle a loro vantaggio; un oltraggio alle tradizioni secondo i seguaci del Gufo, totalmente contrari ad accettare tra loro quegli estranei che calpestano le loro usanze e leggi mantenute a fatica per migliaia di anni.
IL CLAN DELLA LINCE
Dinnanzi alla fine che si professa, i figli della Lince sanno che ogni scelta può rivelarsi determinante, e deve essere presa con sicurezza e controllo. Fu con questo in mente che Manto della Lince sigillò il patto propostogli dal Duca Alanera, accettando di non chiamare le altre schiere brumiane all'adunata. Con grande sofferenza sacrificò la figlia primogenita per ingraziarsi gli Spiriti e garantirsi così il trionfo in battaglia. Pare però che gli spiriti avessero altri piani, e al sorgere del sole il capoclan venne trovato accoltellato. Salì così al potere Artiglio della Lince, più determinato che mai a portare il clan alla vittoria, dimostrandone il potere come rivalsa a tutte le angherie subite in passato. Ora, ignorando il patto sancito con gli Alanera, il nuovo capoclan raduna anche tutte le altre schiere brumiane sperando di guidarle in battaglia, con la certezza che il sacrificio compiuto da Manto possa sancirne la vittoria.
IL CLAN DEL GUFO
Come il loro animale guida, i pitti del clan del Gufo vedono laddove i più brancolano nel buio. Da tempo immemore custodiscono l'odiata Corona di Ferro, ora spezzata dopo la profanazione di Ardente del Cervo. La vergogna per il furto subito pende sopra le loro teste, e sono determinati a contribuire alla sua riforgiatura poiché, per quanto pericolosa, è una reliquia fondamentale per non scordare mai la tirannia del passato. I seguaci del Gufo sono i più attenti al canto degli spiriti. Rigidi nel seguire le tradizioni, non perdonano chi si allontana da esse. Onorare ciò che trascende il mondo, tener memoria del passato e lasciare immutato il presente è quel che si è sempre fatto e sempre si dovrà fare, ma pare che una misteriosa profezia stia dividendo gli sciamani, mettendo in pericolo ogni credenza.
IL CLAN DEL CORVO
Del Corvo non si ode molto, ma mormorii sommessi ne narrano un venturo risveglio. Pare che questo sinistro spirito, dopo un sonno più lungo della memoria, stia chiamando a sé i suoi seguaci. Celati tra gli altri uomini, da ogni angolo del Nord presto si uniranno ad esso per banchettare assieme alla fine del mondo. Nera è la notte, nero è il cammino.


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