Costumi
"Lo stile è l’abito dei pensieri, e un pensiero ben vestito come un uomo ben vestito, si presenta molto meglio." (Lord Chesterfield)
La Moda di fine Ottocento

Belle Epoque, un periodo di ottimismo e spensieratezza in cui i grandi passi avanti della scienza e dell’industria avevano diffuso nella gente una grande fiducia nel futuro. La pace durava da anni e si credeva che progresso e benessere avrebbero accompagnato da lì in avanti la storia europea verso un futuro sempre più radioso.
L’abbigliamento delle classi agiate rispettava questa spensieratezza, con abiti ricercati e pensati per le diverse occasioni mondane.
Abiti Femminili

La moda femminile nell'ultimo quarto del XIX secolo vede prima gonne ricche ed elaborate, spesso realizzate in due diversi tessuti sovrapposti, arricciati e drappeggiati, dritte davanti e innaturalmente voluminose sul dietro.
Questo volume posteriore si otteneva grazie a vere e proprie gabbie appoggiate sui fianchi, sotto alle gonne. Negli ultimi dieci anni del secolo vengono invece abbandonati questi volumi, ridonando alla figura femminile una linea naturale. Le gonne diventano aderenti sui fianchi e si allargano poi verso l’orlo, assumendo la tipica forma a campana, favorita dai tessuti rigidi e spessi.

La parte alta dell’abito durante il giorno è sempre accollata, spesso con un colletto alto e rigido, e le maniche sono lunghe e spesso gonfie sulle spalle. Si spazia da semplici camicette e tailleur, a corpini ricchi e lavorati, con merletti e nastri. La sera, al contrario del giorno, le donne sfoggiano ampie scollature e maniche corte, e le braccia nude sono coperte da lunghi guanti. Gli ultimi 10 anni del secolo sono anche il periodo in cui fanno la loro prima comparsa per le strade abiti femminili pensati per lo sport, come gonne pantalone o pantaloni sbuffanti spesso sormontati da corte gonne, per muoversi in bicicletta fra le strade cittadine.
Abiti maschili

La moda maschile di fine secolo prevede completi in tre pezzi, sia interi (ossia in un unico tessuto), sia spezzati (con pantaloni o gilet in un tessuto contrastante). Le camicie, bianche e con colletti rigidi per gli abiti formali, possono essere anche rigate per le occasioni meno eleganti. Al collo si portano sia cravatte che ascot, e più raramente papillon.
Per fare sport (per esempio golf, bicicletta o caccia) i pantaloni possono essere corti alla zuava, abbinati a lunghe calze o alti stivali, e a giacche sportive. Per la sera l’abito previsto è il frac, con la tipica giacca nera con le code, e il cravattino bianco. Per occasioni meno formali è permesso lo smoking, di aspetto analogo all’attuale, e con cravattino nero. Cappotti al ginocchio o a mezzo polpaccio sono i soprabiti preferiti.
Abiti per la Servitù

Gli abiti delle classi meno agiate riprendono le medesime linee di quelli di nobili e ricchi, ma semplicemente declinate in tessuti meno preziosi (cotone invece di seta), tagli un po’ meno voluminosi (per risparmiare tessuto), e colori più scuri (più facili da tenere puliti).
Nella servitù di una famiglia importante, alcune figure (quelle destinate a essere viste dal pubblico, come cameriere e camerieri, ma senza essere di rango molto elevato, come sono invece il maggiordomo o la governante) devono però indossare un’uniforme. Per le donne questa è costituita da un abito nero (o scuro) completato da un grembiule con pettorina bianco, e da una crestina o cuffietta, spesso ornati di pizzo. Per gli uomini è un completo formale scuro con giacca corta davanti e a code dietro, e cravattino bianco. Governante e maggiordomo indossavano invece abiti normali, ma scuri e formali.

Lo staff di Chiave di Volta sta preparando dei grembiuli alla moda dell'epoca, da donna e da uomo, per completare gli abiti della servitù. I grembiuli verranno forniti in gioco a tutti i personaggi servi per compiere gli effettivi lavori richiesti dalla loro posizione sociale.
Come ottenere un costume adatto

Ora però non spaventatevi. Mettere insieme un costume plausibile per questo periodo è meno difficile di quanto possa sembrare, soprattutto se si rispetta qualche accorgimento.
Ricordate che il cinquanta per cento del vostro costume lo fanno gli accessori! Il più semplice dei costumi avrà subito quel gusto fin de siècle se lo completate con i dettagli giusti. Per le donne, cappello e guanti sono indispensabili per uscire durante il giorno. I capelli, a meno che non siate un’adolescente, sono sempre raccolti (e poche cose fanno “moderno” come un taglio sciolto e scalato). E poi sbizzarritevi con gioielli, ombrellini, magari una borsetta appesa alla cintura, e ventagli, anche di piume, per la sera. Per gli uomini, un cappello a cilindro o una bombetta - o una paglietta per le occasioni informali - sono accessori che aiutano moltissimo, così come un paio di guanti, un orologio da taschino o un bastone da passeggio. Se avete la possibilità di farlo, ricchi baffi e pizzetto appuntito sono tipici del decennio, così come i capelli pettinati con una riga laterale.

Per le donne, la silhouette è un’altra cosa che può far immediatamente la differenza nel far sembrare storico l’abito che indossate. Aggiungete volume sotto la gonna in modo che non rimanga incollata alle gambe. Una sottogonna - magari in tulle, o come volete, tanto nessuno la vedrà mai - trasforma subito una gonnellona hippie anni ’70 in una gonna del XIX secolo. Altrettanto miracoloso è un busto steccato sotto al corpino, soprattutto negli abiti da sera.



Ma dove cercare capi d’abbigliamento adatti?
Un buon punto di partenza sono sempre i mercatini dell’usato. Le camicette anni ’80 hanno spesso un aspetto vittoriano, e le corte giacche femminili dei primi anni duemila assomigliano abbastanza a quelle di un secolo prima. Gonne lunghe fino alle caviglie si possono trovare da chi vende abiti tirolesi usati, e negli innumerevoli siti di abbigliamento steampunk. Siti che possono essere utili anche per cercare giacche maschili o cappelli a cilindro.
Cappellini della nonna, anni 40 o ’50, che si trovano per 5 o 10 euro nei mercati delle pulci o su ebay, con qualche piuma o fiocco ad arricchirli sono perfetti per la Belle Epoque. Puntate sui modelli che non calzano attorno alla testa ma rimangono appoggiati in cima. Uno spillone può aiutarvi a tenere il cappello al suo posto mentre giocate.
Se cercate un bustino steccato, online ne troverete diversi per tutte le tasche, dai più leggeri, con stecche in plastica, ai più rigidi, con stecche di metallo. Se optate per i secondi, meglio indossarli qualche ora a casa prima dell’evento, per evitare di scoprire in gioco che li trovate troppo scomodi. Un bel costume non vale mai il rischio di rovinarsi il gioco!




Consigli per gli Acquisti

Galleria di ispirazione per gli Abiti di Chiave di Volta

E ora lasciatevi ispirare dalla gallery e cominciate a immaginare il vostro costume...

Ricordate che se non avete tempo, voglia o possibilità di assemblare voi stessi un vestito per il vostro personaggio, seguendo i suggerimenti che vi abbiamo dato potete acquistare l'abito che volete, su siti online, o rivolgendovi ad un bravo artigiano locale.
Un'ultima raccomandazione: state attenti ad evitare costumi eccessivamente “fuori tema”. Chiave di Volta non vuole essere una puntigliosa ricostruzione storica, ma sarebbe perlomeno buffo vedere dame rinascimentali o damerini settecenteschi aggirarsi nella Belle Epoque. Se avete dubbi chiedete pure sulla pagina facebook dell’evento.


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